I giudici della corte dei conti presieduti da Guido Carlino hanno condannato Antonino Bevilacqua l’ex professore ordinario di Ingegneria a pagare all’università di Palermo circa 200 mila euro.

La procura regionale presieduta da Gianluca Albo aveva affidato  le indagini ai finanzieri del Nucleo di polizia economico-finanziaria. La vicenda riguarda gli incarichi extra universitari ottenuti negli anni da Bevilacqua che, come prevede la legge, avrebbe dovuto lavorare in esclusiva per l’Ateneo palermitano. Secondo la procura contabile quando era professore ha assunto l’incarico di rappresentante legale di società in condizioni, secondo l’accusa, “di assoluta incompatibilità”.

Sono consentiti, e a determinate condizioni, solo incarichi presso enti pubblici. Per questi motivi la procura aveva contestato un danno da 390 mila euro, tante le retribuzioni dal 2009 al 2017. Nello stesso procedimento era stato citato in giudizio l’ex rettore Roberto Lagalla che secondo la procura avrebbe omesso la denuncia del danno.

“Nel merito, è incontestato in punto di fatto che il professore Bevilacqua – si legge nella sentenza – parallelamente allo svolgimento del rapporto di lavoro con la struttura pubblica (Università di Palermo), quale professore ordinario a tempo definito, in regime di esclusività, abbia rivestito la carica di amministratore e legale rappresentante in diverse società costituite a scopo di lucro, ricevendone i relativi compensi, ed in particolare: Italconsult S.p.a. (amministratore delegato dal 29 novembre 2012 nonché consigliere dal 17.5.2016), SIS S.p.a. – Studio Ingegneria Stradale S.p.a. (direttore tecnico dal 2 maggio 2002); Autostrade & Strade Engineering S.p.a. dal 26 novembre 2004, amministratore unico e rappresentante (e di Autostrade e Strade Engineering Spa dal 26.11.2004 al 1.1.2010, informativa della Gdfdi Palermo); Torrazza S.r.l. (amministratore unico dal 2 maggio 2007).

Inoltre, dagli atti di indagine risulta che lo stesso è stato amministratore e rappresentante legale anche delle società Terrazze dell Etna Trading S.r.l. e Terrazze dell Etna S.S. (dal primo agosto 2008 al 26.5.2017). Del pari incontestato è dei compensi percepiti Studi di Palermo nel periodo dal 2009 al giugno 2017, pari ad euro 399.248,68.

Il Collegio, ritiene che le cariche operative e gestionali, ricoperte in tutti gli anni in contestazione dal convenuto, e lo svolgimento, in concreto, di attività gestionali, in una pluralità di società di varia natura giuridica ed oggetto sociale, siano la manifestazione di una condotta assolutamente incompatibile con lo status di docente a tempo definito, in violazione delle  disposizioni che dispongono il divieto assoluto dell’esercizio del commercio e dell’industria per i dipendenti pubblici”.

Bevilacqua ha sostenuto di avere svolto regolarmente il lavoro di docente, ha invocato un precedente che ritiene a lui favore, e in subordine che si sarebbe trattato di una colpa lieve.

“Secondo il collegio il danno è quantificabile nel 50% delle retribuzioni corrisposte dall’Università di Palermo nel periodo in contestazione 399.248 euro pari a  199.624 euro. Il giudizio nei confronti del rettore Roberto Lagalla è stato dichiarato estinto”.

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