“Bruciare le bandiere avvelena gli animi”: questo è in sintesi il pensiero del senatore di Fratelli d’Italia Raoul Russo, in merito al corteo di protesta svoltosi questa mattina fra le strade di Palermo. Momento di protesta nel quale centinaia di studenti hanno manifestato il proprio dissenso in merito a quella che è stato ribattezzata come “norma anti-rave”.

Russo (FdI): “Bruciare bandiere avvelena gli animi”

Raoul Russo, Fratelli d'Italia

 

Il parlamentare, eletto nel collegio di Marsala nella tornata elettorale del 25 settembre, difendere la libertà di pensiero, pur sottolineando alcune incongruenze palesate dai manifestanti. “Ho grandissimo rispetto per le proteste di piazza dei nostri studenti. La libertà di espressione e’ uno dei principi fondamentali sanciti dalla Costituzione e dalla democrazia. Ma scendere in strada e bruciare le bandiere di Fratelli d’Italia, come e’ accaduto oggi, non aiuta un civile dialogo tra persone che la pensano diversamente su svariati temi. Anzi, avvelena gli animi e mette in discussione le più elementari regole di convivenza civile. Che piaccia o no, Giorgia Meloni e’ stata eletta grazie al voto di milioni di italiani. In virtù di ciò, ha quindi il diritto e il dovere di governare”.

Il corteo di protesta a Palermo

Una replica che arriva a poche ore di distanze dalle numerose forme di protesta intraprese da alcuni gruppi studenteschi. Per le strade del capoluogo si sono susseguiti cortei fra le strade del centro per sfidare soprattutto il decreto “anti-rave” del Governo Meloni. La manifestazione arriva in occasione della giornata internazionale degli studenti del 18 novembre.

Protesta studenti contro Meloni, Palermo

 

Sono partiti in tanti da diverse scuole e stanno paralizzando il traffico e la città da questa mattina. Gli studenti dell’istituto Pietro Piazza hanno persino invaso la Stazione centrale in più di 50; bloccato il traffico anche via Dante e via Parlatore.

Tanti gli striscioni e gli slogan esposti contro l’esecutivo di destra. Nello striscione di testa si legge “Una scuola pubblica e di qualità ce la meritiamo tutti”. Accanto, le facce di Meloni, Salvini e Piantedosi, Ministro degli Interni che ha lavorato al testo del nuovo decreto anti-rave. Ma gli studenti accusano il nuovo Governo di voler usare la norma per colpire le espressioni di dissenso.  In piazza, tra le varie scuole, ci sono gli studenti del liceo scientifico Einstein, l’I.P.S.S.E.O.A Pietro Piazza, l’I.I.S.S Gioeni Trabia, il liceo artistico Catalano, il liceo Basile-D’Aleo di Monreale, l’I.I.S.S. Ferrara, l’I.I.S.S. Medi, l’I.S. Majorana e il convitto Maria Adelaide.