L’allarme torna a lanciarlo Federterziario e riguarda i corsi di Formazione sostitutivi della scuola dell’obbligo in Sicilia. Le scuole non rilasciano il nulla osta previsto dal nuovo bando e i corsi non possono partire. Parimenti sono in difficoltà i ragazzi che vogliono fare corsi professionali legittimamente sostitutivi dell’obbligo scolastico ma non possono farli.

La risposta tranquillizzante della Regione sembrava aver messo a tacere la vicenda ma adesso le risposte delle scuole tornano ad alzare l’allarme: “Il nulla osta definitivo al trasferimento sarà rilasciato successivamente all’approvazione degli elenchi e subordinatamente all’ammissione al finanziamento” scrive un istituto scolastico in risposta al quesito posto da un allievo che aveva richiesto l’autorizzazione a trasferirsi presso un ente di formazione per adempiere all’obbligo d’istruzione.

I corsi rischiano di saltare

“Ma l’ammissione al finanziamento – scrive Federterziario Sicilia, organizzazione datoriale – è decretata solo se l’ente ha il nulla osta degli allievi”. Un cortocircuito insomma, che mette a rischio circa 500 allievi e 300 lavoratori del settore in vista dell’avvio dei corsi.

Nei giorni scorsi l’associazione degli enti aveva lanciato l’allarme spiegando che “decine di enti di formazione professionale sono stati ingiustamente esclusi, non per carenze progettuali o mancanza di requisiti, ma per il solo fatto che alcune scuole statali hanno rifiutato illegittimamente di rilasciare i nulla osta richiesti dai genitori per il trasferimento dei propri figli nei percorsi di istruzione e formazione professionale”.

“La Regione – aveva aggiunto Federterziario – anziché tutelare le famiglie e garantire la libera scelta educativa sancita dalla Costituzione e dalla legge regionale 23/2009, ha scelto di legittimare tale abuso, penalizzando gli enti e, soprattutto, centinaia di studenti che si vedono negata la possibilità di assolvere all’obbligo di istruzione e formazione nei percorsi prescelti”. L’assessorato alla Formazione era intervenuto chiarendo che si tratta di graduatorie provvisorie e che “i presidi potranno certamente provvedere, a seguito della pubblicazione di questi primi elenchi, al rilascio degli ultimi nulla osta”.

Situazione per nulla chiara

Ma secondo Federterziario, guidata da Toni Marfia, “la risposta ricevuta dagli studenti in questi giorni dimostra che la situazione non è per niente chiara e a pagarne le conseguenze come sempre saranno gli allievi, che non saranno lasciati liberi di decidere il loro futuro, e i lavoratori, che saranno penalizzati da una situazione per niente chiara che rischia di generare dei contenziosi”.