Sono 6.723 i nuovi casi di Covid19 registrati a fronte di 26.937 tamponi processati in Sicilia secondo il bollettino odierno. Il giorno precedente i nuovi positivi erano 5.832. Il tasso di positività sale al 25% il giorno precedente era al 21,7%.
La Sicilia è al quinto posto per contagi. Gli attuali positivi sono 81.474 con un aumento di 5.403 casi. I guariti sono 2.276 mentre 5 sono le vittime che portano il totale dei decessi a 11.193.
Sul fronte ospedaliero i ricoverati sono 820, 19 in più rispetto al giorno precedente, in terapia intensiva sono 25, quattro in meno rispetto al giorno prima.
A livello provinciale si registrano a Palermo 2029 casi, Catania 1772, Messina 1122, Siracusa 625, Trapani 508, Ragusa 480, Caltanissetta 272, Agrigento 630, Enna 247.
Dal 22 al 28 giugno sono stati registrati quasi 55 mila casi al giorno di Covid in Italia e oltre 770 mila sono gli attualmente positivi, ma “il numero è largamente sottostimato per il massiccio utilizzo dei tamponi fai-da-te”. A sottolinearlo è il presidente della Fondazione Gimbe Nino Cartabellotta, che mette in guardia: “la circolazione virale è in forte ascesa” e “ha già effetti evidenti sugli ospedali”. Per arginarla “è fondamentale la mascherina nei locali al chiuso, specialmente se affollati o poco ventilati, e in grandi assembramenti anche all’aperto, ma anche somministrare subito a fragili e immuno-compromessi la 4/a dose”.
“La progressiva diffusione delle varianti BA.4 e BA.5, unitamente al calo di attenzione generale e all’abolizione dell’obbligo delle mascherine in tutti i luoghi al chiuso, hanno determinato un netto aumento della circolazione virale con effetti già evidenti anche sugli ospedali. In particolare, in area medica in 18 giorni i posti letto occupati da pazienti Covid sono quasi 2.000 in più”. A commentare i dati del monitoraggio settimanale della Fondazione Gimbe è il residente Nino Cartabellotta, che invita alla cautela per almeno tre ragioni. “Innanzitutto il numero dei positivi (oltre 770 mila) è largamente sottostimato per il massiccio utilizzo dei tamponi fai-da-te con notifica parziale dei test positivi; in secondo luogo, è impossibile prevedere l’entità di questa risalita dei casi che avrà un proporzionale impatto sugli ospedali; infine, lo stallo della campagna vaccinale ha generato una popolazione suscettibile all’infezione molto estesa: 4,05 milioni di non vaccinati, 5,54 milioni senza terza dose e 3,99 milioni di vulnerabili senza quarta dose”.