Palermo

Covid19 Sicilia, crescono i ricoveri, ancora 15 vittime

Sono 8.178 i  nuovi casi  di Covid19 registrati a fronte di 35.437 tamponi processati in Sicilia  secondo il bollettino odierno. Il giorno precedente i nuovi positivi erano 8.425. Il tasso di positività scende al 23%, il giorno precedente era al 24,5%.

Le vittime, i guariti, gli attuali positivi

La Sicilia è al sesto posto per contagi. Gli attuali positivi sono 141.477 con un aumento di 6.386 casi. I guariti sono 3.291 mentre si registrano 15 vittime che portano il totale dei decessi 11.359

La situazione negli ospedali

Sul fronte ospedaliero i ricoverati sono 1051, 18 in più rispetto al giorno precedente, in terapia intensiva sono 51, tre in più rispetto al giorno prima.

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La situazione nelle singole province

A livello provinciale si registrano a Palermo 2.335 casi, Catania 2.562, Messina 1.000, Siracusa 870, Trapani 816, Ragusa 537, Caltanissetta 426, Agrigento 970, Enna 176.

Sicilia sesta per contagi ma prima per morti

“La Sicilia, il 12 luglio, è tornata ad indossare la maglia nera del primato per decessi da Covid19, con ben 31 vittime, pur essendo sesta nella graduatoria dei contagi“.

Lo afferma l’ex sottosegretario ai Beni culturali, Nicola Bono, in merito alla situazione sanitaria legata al Covid19, la cui diffusione è cresciuta, come affermato dallo stesso Governo regionale, per cui “nella settimana dal 4 al 10 luglio si registra un incremento delle nuove infezioni, in linea  con la tendenza nel territorio nazionale”.

I numeri sui decessi

Per Bono, però, sono i numeri a non convincere, specie quelli legati ai decessi da Covid19. “Ma la cosa che appare più inspiegabile è come sia stato possibile, appena il giorno prima, l’11 luglio, segnalare zero decessi, malgrado un quinto posto nella graduatoria dei contagi”.

“I misteri del sistema sanitario regionale, che il Presidente della Regione non perde – aggiunge Bono – mai occasione di esaltare, continua a regalare performance del tutto incomprensibili, passando da zero a 31 vittime, senza alcuna spiegazione, anzi autodenunciandosi ammettendo che solo una vittima sarebbe relativa al 12 luglio, mentre le altre risalirebbero ai giorni precedenti, ma senza spiegare i motivi di tali evidenti disservizi”.

La gestione dei dati sul virus

L’ex sottosegretario siracusano punta l’indice su chi ha in mano la gestione dei dati sul Covid19 in Sicilia. “Come è possibile dichiarare zero vittime l’11 luglio e poi ottenere il primato dei decessi in Italia il 12 luglio, con defunti la cui dipartita riguarda svariati giorni precedenti? Chi doveva comunicare tali dati fondamentali è forse andato in ferie?”

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