Sono 2.117 i nuovi casi di Covid19 registrati a fronte di 15.027 tamponi processati in Sicilia. Il giorno precedente i nuovi positivi erano 2.352. Il tasso di positività sale al 14,1%, ieri era all’13,2%.
La Sicilia, anche oggi, è al sesto posto per contagi. Gli attuali positivi sono 88.293 con una diminuzione di 2.048 casi. I guariti sono 4.418 mentre le vittime sono 4 portano il totale dei decessi a 10.837.
Sul fronte ospedaliero i ricoverati sono 632, 14 in meno rispetto al giorno precedente, in terapia intensiva sono 30 esattamente come 24 ore prima
A livello provinciale si registrano a Palermo 512 casi, Catania 497, Messina 200, Siracusa 337, Trapani 230, Ragusa 190, Caltanissetta 130, Agrigento 215, Enna 73.
Diminuisce l’indice di trasmissibilità: questa settimana si fissa a 0,89 rispetto allo 0,96 della settimana precedente. Anche l’incidenza scende e si fissa a 375 su 100mila abitanti rispetto a 458 della scorsa settimana. Emerge, secondo quanto si apprende, dal monitoraggio settimanale dell’Istituto superiore di sanità e del Ministero della Salute sull’andamento dell’epidemia di Covid-19.
Il tasso di occupazione in terapia intensiva scende al 3,1% (rilevazione giornaliera Ministero della Salute al 19 maggio) rispetto al il 3,4% (rilevazione giornaliera Ministero della Salute al 12 maggio). Il tasso di occupazione in aree mediche a livello nazionale scende al 10,9% (rilevazione giornaliera Ministero della Salute al 19 maggio) rispetto al 12,6% (rilevazione giornaliera Ministero della Salute al 12 maggio). Lo evidenzia il monitoraggio settimanale Iss-ministro della salute sull’andamento dell’epidemia di Covid-19.
La mortalità in Italia sta tornando ai livelli precedenti alla pandemia. Nel primo trimestre 2022 sono stati registrati 192.198 decessi, 10mila in meno rispetto allo stesso periodo del 2021 (202.446) e un calo di 12mila unità rispetto al 2020 (204.590). Il numero di morti è tuttavia ancora superiore di circa 6mila unità (il 4,5%) rispetto al periodo pre-Covid, quando il numero di decessi medio tra il 2015 e 2019 si fermava a 184.008. È quanto emerge dalle statistiche di mortalità pubblicate dall’Istat.
La rilevazione non comprende le cause di mortalità; al momento non è pertanto possibile attribuire il calo dei decessi alla flessione della curva della pandemia. Tuttavia, la riduzione dei decessi non si discosta molto dall’andamento della mortalità per Covid-19: secondo le rilevazione del ministero della Salute, dal 1° gennaio di quest’anno, sono stati 21.981 i decessi per Covid; nello stesso periodo del 2021 erano stati 35.187 (12.855 in meno). Più incerto il confronto con i dati dei primi mesi del 2020, quando le difficoltà nella diagnosi di Covid e nella notifica dei decessi ha reso più difficoltosa la raccolta dei dati. Tra le aree del Paese, l’eccesso di mortalità rispetto al periodo pre-pandemia resta più elevato al Sud (+8%), mentre al Centro e al Nord si registrano valori di poco superiori al 2%.