Sono 1.998 i nuovi casi di Covid19 registrati a fronte di 15.605 tamponi processati in Sicilia. Il giorno precedente i nuovi positivi erano 2.117. Il tasso di positività scede al 13% ieri era al’14,1%.
Le vittime, i guariti, gli attuali positivi
La Sicilia, anche oggi, è al sesto posto per contagi. Gli attuali positivi sono 84.428 con una diminuzione di 3.865 casi. I guariti sono 6.126 mentre le vittime sono 12 portano il totale dei decessi a 10.849.
La situazione negli ospedali
Sul fronte ospedaliero i ricoverati sono 633, uno in più rispetto al giorno precedente, in terapia intensiva sono 29 uno in meno rispetto al giorno prima.
La situazione nelle singole province
A livello provinciale si registrano a Palermo 541 casi, Catania 452, Messina 217, Siracusa 275, Trapani 208, Ragusa 183, Caltanissetta 144, Agrigento 208, Enna 45.
Sileri, con Pnrr per la radiologia rinnovo tecnologico
“Da chirurgo mi sentirei come un cieco senza avere accanto a me il supporto del radiologo” . Così il sottosegretario alla Salute Pierpaolo Sileri in apertura del suo intervento al congresso “PNRR missione salute: impatto sull’organizzazione dell’area radiologica in Italia in era Post-Covid”, organizzato a Siracusa dalla SIRM – Società Italiana di Radiologia Medica e Interventistica.
“Il rinnovamento del parco macchine in area radiologica – ha proseguito Sileri – era una esigenza avvertita da molti anni. I fondi aggiuntivi del PNRR ci consentono di avviare questo processo di aggiornamento, ma altrettanto importante è il potenziamento del Fondo Sanitario Nazionale, che i Governi di cui ho fatto parte hanno potenziato dopo anni di sottofinanziamento, e che raggiungerà i 128 miliardi di euro nel 2024, ben 14 miliardi in più della dotazione del 2019”. E infine, non bisogna dimenticare che le macchine non camminano da sole, e che dietro di esse ci sono operatori che devono essere formati, devono essere adeguatamente retribuiti, devono ricevere tutela legale in caso di contenzioso.
“La carenza di personale – ha aggiunto Sileri – esiste in molte branche mediche ma è particolarmente avvertita nella radiologia, dove si assiste spesso alla migrazione verso l’attività privata. Stiamo progressivamente incrementando il numero degli specializzandi, sapendo però che ci vorranno anni perché gli studenti di oggi diventino gli specialisti del futuro. Può essere utile nel frattempo consentire ai medici che lo vogliano di rimanere in servizio rimandando l’età pensionabile, e occorre intervenire sui contratti di lavoro e sulle retribuzioni, portandole al livello di quelle degli altri paesi europei. Gli ultimi governi hanno messo fine alla politica dei tagli alla sanità ed hanno aggiunto risorse alla sanità: è compito di noi politici usare bene queste risorse, e quelle garantite dal PNRR, in modo da lasciare ai cittadini un Servizio Sanitario migliore di quello che abbiamo trovato”.
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