“Anche il carcere minorile di Palermo è inagibile una intera ala, dopo la rivolta del 1 settembre 2021, ma il 16 dicembre a causa dell’incendio appiccato da due detenuti, un’altra cella del carcere Minorile di Palermo Malaspina è stata integralmente distrutta”.
L’allarme
Lo dice Gioacchino Veneziano segretario generale della UILPA Polizia Penitenziaria Sicilia. “I detenuti – aggiunge – protagonisti dell’azione criminale, lo avevano fatto anche a Milano, Torino, Catanzaro, Caltanissetta, Acireale e per questo che si trovavano al Malaspina per il motivo di “ordine e sicurezza, quindi intenzionalmente hanno reiterato la loro condotta delittuosa contro l’istituzione”.
“Nell’evento due poliziotti penitenziari – dice Veneziano – sono stati intossicati, con prognosi di sei giorni, fermo restando che per riportare l’ordine e la sicurezza quasi tutto il personale è stato richiamato in servizio, per contrastare eventuale altra azione critica, completamente disarmati sia normativamente che come equipaggiamenti, giacche si è dovuto procedere allo spostamento nei cortili passeggi di tutti i detenuti, sino alla mezzanotte, quando hanno fatto rientro nelle loro celle».
Maggiorenni con minorenni
“Oggi al Malaspina di Palermo – conclude – sono rinchiusi 18 detenuti di cui 12 maggiorenni, i poliziotti penitenziari sono allo stremo, per questo che stigmatizziamo chi cerca di giustificare questi atti, mimetizzandoli, spacciandoli per piccole marachelle, perché così facendo si sta alimentando una gravissima situazione già abbondantemente fuori controllo, ragion per cui non sarà il continuo trasferimento, ovvero il continuo buonismo che eliminerà il problema, serve tutt’altro, fuorché gli slogan di certi politici e le idee di talune scuole di pensiero che il carcere lo vedono solo in fotografia”.
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