La Sicilia è la Regione che cresce di più in assoluto in Italia. Dietro di lei segnala una crescita importante (ma più contenuta) anche l’Abruzzo. Il dato è emerso in sede di audizione parlamentare e lo riferisce Stefano Menghinello, direttore del Dipartimento per le statistiche economiche, ambientali e conti nazionali dell’Istat:  “Nel 2023, il Pil in volume è cresciuto in Italia dello 0,7% rispetto all’anno precedente; la crescita è stata in linea con la media nazionale nel Nord-ovest (+0,7%), maggiore nel Mezzogiorno (+1,5%) e minore al Centro (+0,3%) e al Nord-est (+0,4%)” ha detto testualmente Menghinello.

“Tra le regioni, la crescita più consistente si è osservata in Sicilia e in Abruzzo (+2,1% in entrambe), seguite da Liguria (+1,7%) e Valle d’Aosta (+1,4%). Il Pil è risultato sostanzialmente stabile in Emilia-Romagna, nella provincia autonoma di Trento, in Toscana e in Umbria” ha aggiunto

La relazione Istat al Parlamento

“La contrazione più ampia si è registrata in Friuli-Venezia Giulia (-0,5%) nel 2023, il Pil medio pro-capite nelle regioni del Nord-ovest risulta pari a 44,7 mila euro, poco meno del doppio rispetto al Mezzogiorno (23,9 mila euro) e 8,6 mila euro al di sopra della media nazionale (36,1 mila); nel  Nord-est ammonta a 42,5 mila euro e nel Centro a 38,6 mila. A livello regionale, la provincia autonoma di Bolzano registra il Pil pro-capite più elevato (59,8 mila), quasi il triplo di quello minimo registrato in Calabria (21mila)”, ha continuato.

Reddito famiglie ancora troppo basso al Sud

“Nell’ambito delle stime regionali è possibile calcolare in termini di valore pro-capite il reddito disponibile delle famiglie e la componente che sintetizza le operazioni di redistribuzione, ovvero l’effetto netto di imposte correnti e contributi sociali (a carico delle famiglie), prestazioni sociali ricevute e altri trasferimenti netti – ha detto ancora Menghinello -. Nel 2023, a livello nazionale, il reddito disponibile delle famiglie consumatrici è stato pari a 22,4 mila euro per abitante. Nelle regioni del Nord-ovest ha raggiunto i 26,3 mila euro, nel Mezzogiorno i 17,1 mila. Le regioni con i maggiori differenziali positivi rispetto alla media nazionale sono la provincia autonoma di Bolzano (+9mila euro) e la Lombardia (+4,9 mila euro).

Le regioni del Mezzogiorno presentano livelli di reddito disponibile più contenuti: il differenziale rispetto alla media nazionale è ridotto in Abruzzo (-2,6 mila euro) e più marcato in Campania (-5,9 mila euro) e in Calabria (-6,2 mila euro)”.

La reazione del Presidente Schifani

“I dati diffusi oggi dall’Istat rappresentano una conferma importante dell’efficacia delle politiche messe in campo dal mio governo. La nostra Isola, insieme all’Abruzzo, registra la crescita del Pil più alta d’Italia nel 2023, pari al +2,1%, il doppio rispetto alla media nazionale. È un risultato che ci rende orgogliosi e che testimonia come il Mezzogiorno, e in particolare la Sicilia, stiano tornando ad essere motori attivi dell’economia italiana”.

Lo dichiara il presidente della Regione Siciliana Renato Schifani, commentando i dati diffusi oggi da Stefano Menghinello, direttore del Dipartimento per le statistiche economiche, ambientali e conti nazionali dell’Istat, nel corso di un’audizione parlamentare sul federalismo fiscale.

“Questo traguardo – prosegue Schifani – non è frutto del caso, ma il risultato di una strategia mirata a valorizzare le risorse del territorio, a sostenere le imprese, attrarre investimenti e migliorare le infrastrutture. Siamo consapevoli, comunque, che permangono ampi divari, soprattutto in termini di reddito pro-capite, ma questo dato dimostra che siamo sulla strada giusta. Continueremo a lavorare con determinazione per rendere strutturale questa crescita, puntando su innovazione, lavoro, sostenibilità e coesione sociale. Il nostro obiettivo resta quello di costruire una Sicilia più moderna, più giusta e più competitiva”.