“Palermo va indietro su tutti i fronti, riscoprendo la crisi idrica dopo oltre 10 anni in cui la situazione sembrava rientrata alla normalità, ovvia conseguenza di una gestione priva di adeguata programmazione rivolta a scongiurare il razionamento idrico, verso cui la nostra città rischia di andare incontro. Ciò, peraltro, proprio negli stessi giorni in cui il Comune declama i successi sui conti delle aziende partecipate, inclusa l’AMAP, che detiene una delle reti idriche più giovani della Sicilia”.

Lo scrive sul suo blog Francesco Greco, presidente dell’ordine degli avvocati e sempre più candidato sindaco di Palermo in pectore per il Centrodestra. La sua è una riflessione su Palermo e sull’amministrazione diq uesta città.

“Il ritorno a questi problemi del passato risulta incredibile – dice Greco – sa di burla ai cittadini, dunque, la soddisfazione sbandierata dall’amministrazione comunale per i risultati raggiunti, quando sotto gli occhi di tutti non ci sono altro che problemi irrisolti”.

“Quello trascorso, peraltro, è stato l’anno in cui AMAP ha imbarcato i dipendenti dell’ex Aps – ricorda – per coprire i cui costi è ricorsa al più semplice dei rimedi, ovvero l’applicazione di aumenti tariffari a carico dei cittadini – utenti. A questo punto risulta necessaria una “operazione verità” sulle condizioni della Città di Palermo. Dobbiamo salvare tutto ciò che è salvabile, portando avanti progetti capaci di fare convergere le migliori forze della città nell’interesse comune e condiviso. Occorre garantire la partecipazione e la convergenza diffusa all’interesse pubblico, che sono mancati in questi anni. Bisogna offrire una visione di sviluppo che impedisca i ritorni al passato, come la crisi idrica che nel nuovo anno rischiamo di rivivere”.

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