Rimangono a giudizio l'ex presidente dell'Anas, Ciucci, i dirigenti Liani e Vigna

Crollo viadotto Scorciavacche sulla Palermo-Agrigento, prescrizione per diversi imputati

Il crollo del viadotto Scorciavacche sulla Palermo-Agrigento a dicembre del 2014 scatenò le ire dell’ex presidente del consiglio Matteo Renzi. Il viadotto fu aperto senza collaudo e rimase in piedi da Natale 2014 a Capodanno 2015. Adesso dopo nove anni per la prescrizione sono usciti di scena, come scrive il quotidiano on line Live Sicilia, i dirigenti dell’Anas Alfredo Bajo, Claudio Bucci, Maria Coppola, Salvatore Giuseppe Tonti, i rappresentanti dell’impresa Giuseppe Buzzanca, Stanislao Fortino, Fulvio Giovannini, Pierfrancesco Paglini, Giuseppe Russello e Nicolò Trovato.

Il processo continua per l’ex presidente Anas e due dirigenti

Rimangono a giudizio l’ex presidente dell’Anas, Pietro Ciucci, i dirigenti Stefano Liani e Michele Vigna. Resta in piedi l’ipotesi di induzione a dare o promettere utilità.

Lo ha deciso il Tribunale di Palermo prendendo atto che per i reati di attentato alla sicurezza dei trasporti e falso si è perso troppo tempo.

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Non è andata prescritta l’ipotesi di induzione a dare o promettere utilità.

Il cedimento avvenne una settimana dopo l’innaugurazione

Il cedimento del viadotto avvenne il 30 dicembre 2014, una settimana l’inaugurazione lungo lo scorrimento veloce Palermo-Agrigento in territorio di Mezzojuso. Ad incidere sui tempi, rendendoli biblici, è stato un conflitto di competenza risolto dalla Cassazione.

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I supremi giudici stabilirono che la sede naturale del processo era Palermo e non Termini Imerese o Roma. Palermo perché è la città dove furono firmati in contratti, mentre a Roma ha sede l’Anas e a Termini Imerese ricade il tratto di strada. A sollevare il tema della competenza furono i legali delle difese fra cui Fabrizio Lanzarone, Enrico Sorgi, Giovanni Crimi, Alfonso Sorge e Andrea Crescimanno.

A segnare la storia del processo anche i passaggi di sezione e le riassegnazioni. Secondo l’accusa, pur in assenza di collaudo si procedette lo stesso con l’inaugurazione e l’apertura al transito. I dirigenti Anas avrebbero fatto tutto in fretta per ottenere i premi produzione. Non ci furono feriti.

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