Totò Cuffaro, ex Presidente della Regione Siciliana e attuale commissario regionale della DC, ha ottenuto la piena riabilitazione dal Tribunale di sorveglianza di Palermo, dopo aver scontato la sua pena e ad anni dalla sua scarcerazione. La sentenza ha dichiarato “estinta” anche la pena accessoria dell’interdizione perpetua dai pubblici uffici che gli ha impedito, in questi anni, di svolgere molte attività di natura politica. Cuffaro era stato condannato nel 2011 a sette anni di reclusione per favoreggiamento aggravato a Cosa nostra, ora potrà ricandidarsi.
Le razioni, “Notizia bellissima attesa”
“La piena riabilitazione di Totò Cuffaro con l’estinzione dell’interdizione dai pubblici uffici è una notizia bellissima che tutta la Democrazia Cristiana attendeva e che sancisce la fine di una dolorosa vicenda giudiziaria che Cuffaro ha vissuto con dignità e fiducia nella giustizia” lo dice la parlamentare europea della Dc Francesca Donato. “Mi auguro che la riabilitazione – continua Donato – metta fine anche alle cattiverie e ai pregiudizi che purtroppo non sono mancate nei confronti del rinnovato impegno politico del nostro commissario regionale. Un impegno premiato alle regionali siciliane dagli elettori e che dunque merita rispetto e considerazione” conclude l’europarlamentare.
Cosa ha detto Cuffaro
“Ho sempre avuto fiducia nella giustizia – ribadisce oggi Totò Cuffaro -. Amo questa terra e amo la politica. So di aver commesso molti errori e per i quali ho pagato un prezzo altissimo. Coltivo il diritto, e credo anche il dovere, di potere continuare ad essere utile, per questo mi sono speso e mi sto spendendo, per affermare un partito di ideali e di valori: la Democrazia Cristiana”. “Un partito che voglio che sia Nuovo, Giovane e Donna. Un partito dal cuore antico che abbia la voglia e la forza di fare ‘un assalto alla disumanità e all’indifferenza. La DC – prosegue – dovrà avere necessariamente un contenuto democratico-sociale, ispirato ai principi cristiani, fuori da questi termini penso non avrà mai il diritto ad una vita propria: rischia di diventare un’appendice di altri partiti. La Democrazia Cristiana è un ideale, un’evoluzione di idee, una convinzione di coscienze, una speranza di vita”.
Ma Cuffaro non si candiderà più
“Confermo con determinazione che il mio tempo per le candidature è finito. Potrò tornare a fare il medico. Impegnerò tutte le mie forze affinché la Democrazia Cristiana, oggi una realtà in Sicilia, possa diventare anche una realtà nel paese. È questo il mio sogno e chiederò a Don Luigi Sturzo che mi aiuti affinché diventi realtà. E se riusciamo a far rinascere la DC, chissà che non sia il miracolo per farlo divenire finalmente Santo”, conclude.
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