Da bene confiscato alla mafia a centro per le donne vittime di violenza. Lavori in corso in viale Europa, a Carini, per ristrutturare una villetta destinata ad ospitare lo spazio protetto, denominato “La finestra della legalità”. All’interno dell’immobile che si sviluppa su due piani ci saranno una sala per le attività di gruppo terapia, una sala didattica, una sala per i colloqui, una sala d’attesa, una cucina, tre bagni, quattro camere da letto e una terrazza.
Il progetto
Il progetto è stato finanziato dal ministero dell’Interno. L’importo complessivo dell’intervento ammonta a 1.490.000 dei quali circa 990 mila per lavori, comprensivi degli oneri di sicurezza (41.880,69). Sono circa 494 mila le somme a disposizione dell’amministrazione. A realizzare i lavori la ditta Futur edili costruzioni.
“Le donne vittime di violenza a Carini – racconta l’assistente sociale Patrizia Coccia – sono in crescita: quest’anno siamo già a circa 50 casi e spesso dietro le violenze si nascondono problemi di droga o di alcolismo. Alcune donne arrivano da noi su segnalazione dei carabinieri o indirettamente, attraverso le deleghe della procura minori che ci chiedono accertamenti familiari per la tutela dei minori. Durante gli accertamenti, infatti, viene spesso fuori che le mamme dei minori segnalati hanno subito violenza”.
Il servizio che non c’è
Il Comune attualmente non ha un servizio specifico per le donne vittime di violenza, perchè l’organico è sottodimensionato, ma i servizi sociali dell’ente le accolgono tutte le volte che qualcuna di loro si presenta negli uffici di via Nazionale 312, a Villagrazia. “Nei giorni di ricevimento, anche in deroga agli orari prestabiliti, noi siamo lì – continua Coccia – per ascoltarle, dare supporto socioassistenziale e se è il caso attivare dei percorsi di sostegno psicologico o di orientamento. E’ importante, inoltre, che le donne che subiscono maltrattamenti e non hanno una rete familiare – prosegue Coccia – sappiano che possono andare in delle case rifugio ad indirizzo segreto a spese dell’amministrazione”. Per chi avesse bisogno di assistenza gli uffici comunali ricevono il lunedì e venerdì mattina e il martedì pomeriggio. Per parlare con l’assistente sociale o con la psicologa Mara Guastella è possibile chiamare il centralino al numero 091/8611340 oppure lo 091/8611369 o lo 091/8611367 finale. Dal primo dicembre il team dei servizi sociali sarà implementato: prenderanno servizio due vincitori di concorso pubblico.
“Qualche anno fa – ricorda il sindaco Giovì Monteleone – a Carini è avvenuto un femminicidio e purtroppo sono ancora tante le denunce che arrivano per violenze nei confronti delle donne. Il problema però è attenzionato e il Comune ha scelto di assumere altre due assistenti sociali proprio per cercare di contenere il fenomeno. Il problema però è culturale perchè sono tanti ancora gli uomini che non riescono ad accettare che le donne abbiano autonomia nelle scelte e che continuano a volerle sopraffare. Va fatta un’operazione culturale nelle scuole e in tutti i luoghi di lavoro per cercare di inculcare la cultura dell’uguaglianza. Il ruolo della donna è fondamentale non solo all’interno delle famiglie, ma anche nella società: non è un caso se – conclude il primo cittadino – che molte donne che hanno dei ruoli importanti eccellono più degli uomini”.
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