Paesaggi mozzafiato, natura incontaminata attraverso il cammino di Santiago de Compostela (il francese), circa 850 km dai Pirenei francesi attraverso il Nord della Spagna fino all’Oceano Atlanico, Finerre. Ci raccontano questa emozionante esperienza due palermitani che l’hanno percorso a fine settembre scorso.
“Per motivi di tempo – spiega Giuseppe – abbiamo deciso di suddividerlo in tre volte, ecco la prima. Siamo partiti da Palermo dopo diverse difficoltà logistiche: aereo serale per Tolosa dove abbiamo pernottato, il giorno dopo abbiamo raggiunto Lourdes e poi finalmente siamo giunti a Saint Jean Pied De Port, affrontando la prima tappa di circa 27 km, di cui una ventina in salita, valicando i Pirenei dalla Francia alla Spagna, raggiungendo quota 1.500 metri di dislivello, dislivello quasi proibitivo, ma la bellezza dei paesaggi mozzafiato ci ha fatto dimenticare tutto, quindi siamo arrivati in Spagna letteralmente distrutti cominciando a scendere attraverso una ripida pietraia e siamo arrivati a Roncisvalle”.
Una camminata molto impegnativa, con zaino di dieci chili in spalla, in cui mettere lo stretto indispensabile: un saccoapelo, il cambio e il bucato fatto ogni sera in uno degli ostelli incontrati nel percorso.
“Il secondo traguardo – proseguono – è stato più facile, il dislivello infatti è stato minore, abbiamo attraversato paesini incantevoli della Spagna fino a giungere a Zubiri. Ci ha colpito la bellezza della natura, infatti il suo starci a contatto ci ha trasmesso un forte senso di pace”.
Il terzo giorno i due pellegrini hanno percorso una ventina di km “siamo partiti da Pamplona, dove si svolge la festa di San Firmino alla quale abbiamo partecipato, ed è stato un delirio di locali, concerti e birra a fiumi”.
Il quarto giorno i due avventurieri sono partiti all’alba, attesi da una tappa di media difficoltà, circa 26 km di cui metà in salita, hanno raggiunto Puente La Reina. “In pratica abbiamo abbandonato il versante pireneico della Navarra per inoltrarci tra le colline e le pianure coltivate”.
Il quinto giorno sono arrivati a Estella, attraverso sentieri fatti di resti di antiche strade e ponti romani, e poi un intricato percorso fitto di saliscendi “che – continuano – ci hanno letteralmente sfiancati”.
Proseguendo per il sesto giorno sono giunti a Los Arcos, mentre a Irache hanno trovato una sorpresa: la fonte del vino, una fontana che al posto dell’acqua eroga il vino, il percorso è stato di circa 22 km.
Il settimo giorno ecco la volta di Logogno, la secorda grande città dopo Pamploma, in un percorso di media difficoltà: circa 28 km, hanno lasciato la regione della Navarra per entrare nella Rioja, famosa per il suo vino.
“L’ottavo – proseguono Giuseppe e Massimo – abbiamo puntato Najera, passando attraverso campi coltivati, piccoli boschi, e vigneti soprattutto, in una tappa facile ma piuttosto lunga, di circa 30 km”.
Il nono sono arrivati a Granon e quindi sono giunti a Villafranca Montes De Oca, poi a Orbaneta Rio Pico, mentre il giorno successivo sono approdati nella città di Burgos dove è finita la prima parte dell’avventura, mentre aspettavano un pullman che li ha riportati a Madrid”.
Raccontano i due siciliani: “notevoli lungo il tragitto sono state – oltre gli stupendi paesaggi – le chiese, le Cattedrali medievali… La fatica non è stata tanto legata a problemi di tipo muscolare, ovviamente se ti sei allenato (occorrono circa sei mesi di allenamento), il problema sono piuttosto i piedi, le vesciche, i tendini e le ginocchia.
Altra difficoltà consiste nel fatto che devi camminare ogni giorno e non esistono pause e poi quella di adattarsi alla varie salite e discese con fondi stradali fi tutti i tipi, dallo sterrato alle pietraie.
La parte spirituale ti coinvolge (ricordiamoci che si tratta di un pellegrinaggio religioso) ed è veramente stupenda, ovviamente unita a quella avventurosa.
Altro aspetto è che conosci tantissime persone, giovani, anziani provenienti da tutto il mondo. Ci hanno colpito per esempio due donne che, in costume d’epoca hanno fatto il percorso a cavallo di un asino, molti ultrasettantenni allenatissimi e un gruppo di ragazze francesi che si sono fatte tutto il percorso cantando con voci angeliche e pregando.
Le calorie che perdi sono tantissime, circa 3000 al giorno, ma per fortuna il cibo della Spagna è buonissimo, mentre per dormire e rifocillarti la scelta è molto ampia, ci sono ottimi ostelli e alberghi di tutti i tipi,
Noi comunque – come già detto – abbiamo percorso la prima parte del cammino, circa 300 km: da Sain Jean Pied de Port a Burgos, il resto lo faremo in seguito”.
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