La Gesap, la società che gestisce l’aeroporto di Palermo, potrebbe essere la prima vittima indiretta dello scontro che sale fra il sindaco ed il Presidente della Regione. In ballo ci sono 14 milioni di euro ed un percorso di privatizzazione sul quale non sembra essere convergenza. E proprio dopo aver relegato il sindaco di Palermo a “rapporti istituzionali” Schifani parla, singolarmente, proprio di Gesap “Vito Riggio per me è una persona di qualità, ha dimostrato di sapere lavorare per la crescita dell’aeroporto Falcone Borsellino di Palermo. L’ho invitato a tornare sui propri passi, il suo mandato è chiaro: attivarsi per la privatizzazione. Catania è più avanti, è già stato nominato l’advisor; a Palermo bisogna proseguire spediti per recuperare terreno. La Regione guarda con interesse al potenziamento dell’aeroporto di Palermo, nel fondo Fsc abbiamo stanziato 14 milioni per il miglioramento del terminal e potremo confermare l’investimento a fronte della privatizzazione”, ha detto Schifani a margine, del suo intervento per la giornata mondiale della salute mentale.
Fondi disponibili ma solo ad una condizione
Fondi di sviluppo, dunque, messi in campo ma a patto se si vada verso la privatizzazione. Una condizione che sembra essere ancora più stringente dal momento che i rapporti fra sindaco e Presidente della Regione si sono incancreniti.
Schifani su Lagalla: “Con lui rapporti istituzionali”
“Ammesso che sia vera l’espressione di volere azzerare la giunta di Palermo, ritengo che le soluzioni nell’interesse della politica ma soprattutto dei cittadini non si trovano con gli ultimatum. Col sindaco Roberto Lagalla intrattengo corretti rapporti istituzionali, come con tutte le amministrazioni anche di colore politico diverso. Apprezzo la compattezza dimostrata dalla coalizione per il chiarimento che c’è stato e in particolare la posizione assunta dal gruppo consiliare di Forza Italia contro gli attacchi scomposti nei miei confronti”.
Così il presidente della Regione siciliana, Renato Schifani, a margine, del suo intervento per la giornata mondiale della salute mentale al Policlinico di Palermo, riferendosi agli attacchi del capogruppo di Iv alla Camera, Davide Faraone, e alla presa di posizione del centrodestra che ha indotto l’assessore Salvatore Orlando e il consigliere Dario Chinnici a evidenziare che la loro presenza in giunta e in Consiglio comunale è legata al progetto civico “Lavoriamo per Palermo” e non al partito di Renzi.
Una vicenda chiusa dal punto di vista formale ma non da quello politico e soprattutto che porterà strascichi interni alla coalizione e nei rapporti fra i due.
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