Nuovo atto vandalico alla prima area dedicata al valore delle donne contro ogni forma di violenza che si trova a due passi da via D’Amelio dove fu ucciso il giudice Paolo Borsellino e gli agenti della scorta.

Atti ripetuti e preoccupanti

“Non si tratta solo di una targa rotta – dice Emilio Corrao curatore e ideatore dell’area – Nei giorni scorsi si è verifica l’ennesimo atto vandalico ai danni della targa commemorativa dedicata a Gandolfa Ilarda detta Ghendy, socia ed educatrice dell’Azione Cattolica, vittima della strada deceduta in via Duca della Verdura a Palermo. Per beffa del destino la targa dedicata all’educatrice Ghendy viene distrutta dalla cattiva educazione civica di un minore accompagnata dall’indifferenza dell’adulto, verosimilmente della madre”.

Il racconto

Secondo il racconto di chi ha assistito il minore si avvicina alla targa commemorativa e dopo si scaglia contro di essa rompendola con un calcio. L’evento non è passato inosservato c’è anche un video che documenta l’atto vandalico. Si vede il giovane che non riceve nessun rimprovero. Poco dopo un’auto giunge a prenderli e i due, salgono e su allontanano.

La donna sembra avere una cartella clinica in mano. A pochi metri dal posto ci sono un paio di studi medici. Sul danneggiamento è stata presentata denuncia agli agenti del commissariato Libertà. Quest’atto vandalico è successivo a quello di settembre del 2022 dove si registra il danneggiamento della targa commemorativa di altra educatrice dell’azione cattolica dedicata Giovanna Mangano, appunto socia e già Presidente Diocesano Azione Cattolica.

Mancanza totale di educazione civica

“Hanno vinto loro. Ma poco importa – aggiunge Corrao – Qui l’elemento stonato è la totale mancanza di educazione civica che va al di là della punibilità dell’atto vandalico o intimidatorio. Ancora oggi la cosa di bene pubblico viene vista come cosa di nessuno e quindi posso abusarne come voglio. Penso proprio che ci arrenderemo”.