Agricoltore di Marineo ha presentato un esposto alla magistratura per chiedere il risarcimento dei danni alla Regione Siciliana per un milione e 800 mila euro provocati nei suoi vigneti dai cinghiali.
L’esposto denuncia è stato depositato. “Ho chiesto tramite i miei legali il risarcimento dei danni patiti per i mancati raccolti di uva dei vigneti per gli anni 2019, 2020, 2021, 2022, 2023 e 2024 causati dalle invasioni di cinghiali all’ interno della mia azienda vitivinicola – dice Franco Calderone – In questi anni ho fatto oltre 60 Pec a tutti gli uffici preposti, ma mai nessuno ha mosso un dito per porre rimedio a questo problema, che oltre a me porta centinaia di aziende agricole al collasso economico. Anzi, quando l’anno scorso ho rilasciato diverse interviste e un direttore regionale disse che avevo creato allarmismo.
Certo, dopo essere stato aggredito dai cinghiali ed essere saltato sul trattore per evitare che mi sbranassero, e dopo avere assistito all’inerzia della pubblica amministrazione, si, ero allarmato”. I danni sono davvero ingenti e sono dettagliati nell’esposto. “Ho chiesto di essere autorizzato a cacciare nei miei terreni chiamando amici cacciatori anche con la caccia chiusa, ma possono andarci solo le squadre di selettori. Solo qualche centinaio di cacciatori autorizzati che ovviamente non possono coprire tutto il territorio, essendo persone che svolgono attività lavorative proprie e quindi hanno tempo limitato.
Ma il paradosso è che se la forestale o qualsiasi altra forza dell’ordine sente degli spari, va a controllare. Quindi abbiamo uno Stato che prima ripopola con i cinghiali, poi non riesce più a contenerli e quindi istituisce delle squadre di cacciatori selettori purtroppo limitate nei numeri. Lo stesso Stato persegue qualcuno che eventualmente va a caccia, salvo poi farsi fare una causa per i danni che lo stesso Stato ha provocato. Siamo all’inefficienza totale ed oltre i limiti della stupidità umana. Adesso aspetterò che si pronunci un giudice”.






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