- Il piccolo Davide salvato dai medici del civico di Palermo
- Il bambino operato dagli “angeli” del Centro di Cardiochirurgia Pediatrica del Mediterraneo di Taormina
- Il racconto della madre, tra le lacrime, che abbraccia il piccolo dopo oltre 100 giorni
Nel giorno della festa del papà c’è una storia che merita di essere raccontata. È quella di Davide, salvato dagli “angeli” dell’ospedale Civico di Palermo prima e da quelli dell’ospedale di Taormina, dopo. Il piccolo, solo dopo 115 giorni dalla nascita ha potuto ricevere il calore della mamma, dopo 122 giorni quello del papà. E il primo incontro con il figlioletto, dopo aver lottato per la vita, è commovente.
La storia a lieto fine di due palermitani
La storia di due giovani palermitani e il loro piccolo tanto atteso viene raccontata da Tempostretto. Il bambino nato prematuro, era affetto da una cardiopatia congenita, trasportato d’urgenza da Palermo a Taormina per essere sottoposto a intervento chirurgico.
Un esempio di eccellenza sanitaria
Davide è un esempio di buona sanità e di eccellenza della Sanità Siciliana. Il primo miracolo è stato fatto dall’equipe del Civico di Palermo che si è accorta di un distacco della placenta. È eseguito un cesareo d’urgenza e il bimbo è trasferito a Taormina, al Centro di Cardiochirurgia Pediatrica del Mediterraneo. Qui Davide è stato operato per una cardiopatia congenita diagnosticata in epoca prenatale nei primi giorni di vita, ma il basso peso alla nascita, ovviamente non ha consentito un intervento immediato. “Con grande fortuna siamo arrivati a un peso sufficiente minimo per eseguire l’intervento che è stato svolto da questi angeli – racconta la mamma con le lacrime di emozione agli occhi -. Hanno fatto un miracolo dal punto di vista cardiochirurgico. Abbiamo trovato dei grandi uomini, non dei dottori, sono stati vicini nei momenti più bui e di disperazione”.
Le lacrime di gioia della mamma
Oltre 100 giorni di terapia intensiva sono dovuti trascorrere per il piccolo Davide che oggi però sta bene. “Vivere la terapia intensiva non è facile – dice la mamma – perché sono giorni di dolore dove niente è dato per scontato. Un giorno ci sono piccoli passi avanti, un giorno altri indietro e farlo per 100 giorni, non è non è semplice”. La mamma vuole lanciare un messaggio a tutte le mamme che si trovano in un momento di difficoltà come quello che ha attraversato lei stessa. “Alle mamme che devono affrontare questo duro percorso, dico che bisogna armarsi di tanta pazienza, speranza di tanto amore, amore che troverete nei vostri pargoli. A me dicevano che sono loro a dare la forza noi e difficilmente però è realmente così. Quando vedi come lottano per ottenere una vita, ti viene la forza”.
L’incontro con papà
Davide ha toccato le braccia della mamma dopo 114 giorni. Il papà ha atteso 122 giorni. Il papà arriva in stanza e il momento dell’incontro è commovente. Difficile trattenere l’emozione. “Davide, con papino sei, ce l’abbiamo fatta, torniamo a casa”.
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