Dipendenti regionali nullafacenti, imboscati, incapaci, scrocconi e chi più ne ha più ne metta. Il luogo comune esiste ed è forte, inutile negarlo. ma loro, che sono davvero tanti, non ci stanno a passare sempre per ‘il problema’ anche se loro stessi ammettono che di imboscati ce ne sono.

Non ci stanno ma è davvero difficile far passare il concetto che non si può fare di tutta l’erba un fascio, che c’è chi lavora e manda avanti la macchina ‘zoppicante’ sia pure fra i mille ostacoli che vengono messi, ogni giorno, lungo il loro cammino. A cominciare da dirigenti troppo spesso incompetenti (anche in questo caso non certo tutti), assessori interessati a tutto tranne che al funzionamento della Regione, Presidenti che vanno dal troppo assente al presenzialista, dal nemico del regionale fino a quello che ti chiede di andare ‘contra legem’ per far qualcosa che proprio non si può.

Tutta questa premessa per arrivare dove? Alla festa dell’Autonomia. Fra poco più di un mese la Regione compierà i suoi 70 anni. Il 15 maggio sarà la festa dell’Autonomia, dello Statuto e così via. insomma la festa della regione. ma di quale Regione?

Una festa della Regione, dunque, ma alla quale (a parte il non essere considerato festivo per i dipendenti) mai un dipendente regionale è stato invitato. Nessuno mai ha inviato un messaggio di augurio da parte naturalmente dei vertici della Regione po anche un semplice saluto, un incontro, un messaggio nella bacheca degli uffici. Nulla.

“La festa della Regione, però, è la nostra – dicono i regionali – e dunque se ci scippano il 15 maggio, noi organizziamo la nostra ‘non festa’ subito prima. E’ vero che i dipendenti della Regione non hanno nulla da festeggiare, a parte la Festa dell’Autonomia siciliana e che si corre il rischio di venire coperti da critiche facilmente immaginabili, ma è pur vero che non possiamo stare lì a sperare, giorno dopo giorno, che qualcuno non ci scarichi addosso le colpe di tutto ciò che non va e che non sono nostre. I dipendenti della Regione Siciliana sono persone come tutte le altre, con famiglie, affetti e tanti talenti”.

Così, in piano stile ‘Alice nel Paese delle meraviglie‘ dal 6 all’8 maggio andrà in scena la ‘non festa’ dei regionali che si riprenderanno il loro ‘orgoglio da regionali e da siciliani’ e lo faranno con tre giorni di eventi, incontri, dibattiti, festa per spiegare a tutti i siciliani che sono i dipendenti regionali, per incontrarli in un contesto diverso da quello di un ufficio, per confrontarsi con loro e, perché no, tentare di abbattere qualche luogo comune.

Ma attenzione, la festa dei regionali è organizzata tutta dai regionali senza contributi pubblici, soprattutto senza soldi della Regione. (leggi il programma di tutti i cento eventi)

Spiegando come nasce l’idea della festa ai colleghi gli organizzatori parlano di “un primo gruppo di amici che ha deciso di festeggiare la ricorrenza con una manifestazione che deve essere “istituzionale” e per la quale non ricorreremo (anche se ce ne fosse stata la possibilità) a finanziamenti pubblici, meno che meno della Regione Siciliana. Questo vuol dire che sarà una “Festa” vera e propria, che non nasce contro qualcuno, che non ha etichette politiche o sindacali, e nel corso della quale realizzeremo oltre 100 eventi che si svilupperanno nel corso di una tre giorni indimenticabile dal 6 all’8 maggio 2016, dal venerdì pomeriggio alla domenica sera, presso i Cantieri culturali della Zisa messi a disposizione dal Comune di Palermo”.

Oltre 100 eventi, dunque, in tre giorni che avranno come protagonisti i dipendenti e gli ex dipendenti della Regione Siciliana, ma anche i figli e i nipoti. Ognuno potrà essere protagonista di un evento singolo (della durata di 60-90 minuti) o di un evento collettivo (che vedrà l’impegno di più protagonisti), portando alla “Non Festa” un proprio talento o una propria passione o un proprio impegno sociale. I protagonisti saranno sempre e comunque i regionali, insomma il collega della porta accanto. Scrittori, poeti, pittori, musicisti, sportivi, collezionisti, impegnati nel volontariato e tanto altro ancora.

Per la ‘Non festa dei regionali‘ c’è già  un calendario che va diventando sempre più fitto mano a mano che pervengono le adesioni dei tanti protagonisti che non saranno soltanto coloro che animeranno gli eventi, ma anche e soprattutto io semplice partecipanti da spettatori. Non si punta a fare politica o sindacato ma solo a riunire i regionali, a farli emozionare, commuovere, ridere, riflettere, incuriosire e interagire con i protagonisti ponendo domande e facendosi coinvolgere negli eventi, ognuno secondo lo spirito del momento.

Ma allora come si finanzia questa festa? Con le donazioni dei regionali che vorranno tassarsi. Al momento, quindi, si possono fare delle donazioni tramite bonifico bancario. Tutti i partecipanti operano a titolo gratuito ma bisogna coprire i costi. I soldi serviranno per l’allestimento degli spazi, per le luci e l’amplificazione, per i supporti multimediali, per la SIAE, per la sorveglianza, per le pulizie, per l’assicurazione, per i bagni chimici.

 La ‘Non Festa’ sarà aperta a tutti e non si pagherà alcun biglietto. Vogliamo – concludono gli organizzatori – che in tanti vengano e conoscano chi sono i ‘dipendenti regionali’ fuori da ogni pregiudizio”