proclamato lo stato di agitazione

Dipendenti regionali verso lo sciopero: “Norme selvagge e contratti scaduti da più di 10 anni”

Nel confermare lo stato di agitazione di tutto il personale già indetto dai sindacati autonomi il 30 aprile scorso, e preso atto degli stanziamenti ottenuti in bilancio per la copertura finanziaria, le Organizzazioni sindacali Cobas Codir, Sadirs, Siad, Ugl-Fna, chiedono al presidente Nello Musumeci, all’assessore Bernadette Grasso e a tutta la giunta regionale di deliberare immediatamente le direttive all’Aran Sicilia per l’immediato avvio delle trattative con le organizzazioni sindacali finalizzate alla riclassificazione di tutto il personale regionale e ai rinnovi dei contratti di lavoro economici e giuridici scaduti da più di dieci anni. Inoltre, nelle more della ricostituzione del Consiglio dell’ARAN Sicilia si chiede l’immediata nomina di un commissario straordinario munito dei pieni poteri necessari o, nel caso, di un commissario ad acta.

“In mancanza di atti concreti saremo costretti a passare alle necessarie forme di lotta sindacale che coinvolgano tutti i lavoratori regionali per il rispetto dei propri diritti e per l’affermazione di un’amministrazione regionale che possa essere rilanciata a partire dal livello motivazionale di tutto il personale”.

“Ancora bruciano ai lavoratori regionali – scrivono i sindacati – le violazione delle Leggi Costituzionali perpetrate dall’ARS durante l’ultima legge di Stabilità, quali norme ad personam per categorie circoscritte di lavoratori (nonostante le materie sul personale siano materia delegificata dalla legge 10/2000 in poi) e altre norme selvagge fatte in aperta violazione degli articoli 3 e 97 della Costituzione che sicuramente cadranno sotto la scure dell’impugnativa della Presidenza del Consiglio dei Ministri; infatti si tratta di articoli di legge varati senza alcuna copertura finanziaria e in aperta violazione delle leggi che regolamentano la materia contrattuale che – come è noto – è stata ampiamente delegificata. L’unico risultato di questa farsa politica saranno le solite false aspettative alimentate nei confronti dei soggetti coinvolti (e loro stessi vittime di questa politica senza scrupoli) e un’altra occasione per i “giletti“ di turno di sputtanare la “buttanissima Sicilia” per le scorribande della politica che poi inesorabilmente ricadono sulle spalle di tutti i lavoratori regionali e dei cittadini siciliani.

Leggi anche

Dipendenti regionali verso lo sciopero: “Serve riclassificazione di tutti e non solo di una parte marginale”

COBAS-CODIR, SADIRS, SIAD e UGL, che rappresentano la maggioranza assoluta dei lavoratori regionali, quindi, nel confermare lo STATO DI AGITAZIONE DI TUTTO IL PERSONALE REGIONALE DEL COMPARTO E DELLA DIRIGENZA NONCHE’ DEGLI ENTI E SOCIETA’ PARTECIPATE CHE APPLICANO IL CCRL DEL COMPARTO REGIONE, AVVERTONO CHE IN ASSENZA DI IMMEDIATI ATTI CONCRETI da parte del Governo REGIONALE, PROCEDERANNO ALLA MOBILITAZIONE DEL PERSONALE PER L’ORGANIZZAZIONE DELLA PROTESTA”.

Leggi l'articolo completo