Il presidente della Regione siciliana Rosario Crocetta ha convocato i responsabili dei dipartimenti dei Beni culturali e dell’Agricoltura per affrontare il problema della manutenzione straordinaria del verde nei parchi archeologici, assumendo la decisione di intervenire immediatamente in tutti i siti mediante l’utilizzo dei forestali.

“Il piano – dice il presidente – prevede immediati interventi in tutte le aree interessate per tutto il mese di maggio, salvo necessità ulteriori. Si sta vagliando inoltre la possibilità – conclude Crocetta – di inviare personale Asu in distacco permanente presso tutti i parchi archeologici della Sicilia”.

La vicenda era esplosa alla fine della scorsa settimana e si era manifestata con uno scontro fra la sovrintendente di Siracusa Rosalba Panvini e il Presidente della Regione sulle condizioni del parco archeologico di Siracusa.

Il parco archeologico di Siracusa, dal teatro Antico all’Orecchio di Dionisio, infatti, è avvolto nelle steppaglie. Erba alta praticamente ovunque nonostante si avvicini a grandi passi la stagione turistica e in parte sia già iniziata. Ma la Sovrintendenza non ha i soldi per la manutenzione straordinaria e nemmeno per quella ordinaria. Una impresa si è offerta di fare gratis quella pulizia ma non prima di giugno e dunque tutto resterà così almeno per altri due mesi.

Era stata la stessa sovrintendente Rosalba Panvini a denunciarlo ma subito aveva dovuto incassare la reprimenda del Presidente della Regione. “Mi indigna sentire queste cose – aveva detto Crocetta -. Abbiamo 24 mila forestali, lunedì darò disposizione al Dipartimento perché ne invii una aliquota a fare le pulizia straordinarie nel parco archeologico di Siracusa”.

L’intervento di Crocetta non si era fermato qui “Perché non hanno segnalato il problema – si chiede il Presidente della regione – altro che carenze di risorse abbiamo con tutti questi forestali. Li avremmo mandati prima”.

Ma il problema è molto più ampio di un semplice intervento tampone e ormai rischia di essere strutturale. Il teatro antico rischia di cadere a pezzi tanto che la Sovrintendenza, nei giorni scorsi, ha dovuto emanare regole ferree per tutelarlo. Così vietati i tacchi a spillo o le scarpe troppo pesanti o invasive, vie le tavole lignee per gli spettatori e solo cuscini per sedere durante le rappresentazioni e vigilanza ferrea sulle scolaresche in visita con divieto di correre, inseguirsi e così via.

Regole imposte anche per gli spettacoli e i festival per tutelare il gioiello antico nella speranza che da qui a breve si possa pensare anche a un intervento di restauro e consolidamento.

Oggi Crocetta, incurante di tutto il resto, è stato conseguenziale convocando i dirigenti generali. Per gli interventi concreti che non riguardino solo le steppaglie ci sarà tempo e modo di dibattere in seguito.

L’esempio più eloquente è arrivato nei giorni scorsi da Catania dove un gruppo di volontari, assieme ai dipendenti della partecipata comunale Multiservizi, hanno ripulito l’Anfiteatro di piazza Stesicoro chiuso dal 18 aprile e tornato fruibile in tempo per il ponte della festa della Liberazione.

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