I controlli a Partinico

Dispositivi di protezione venduti a caro prezzo, sequestro e denunce della Guardia di Finanza (VIDEO)

I finanzieri hanno sequestrato, in negozio di ferramenta periferia di Partinico (Pa), quasi 53 mila articoli non a norma tra dispositivi di protezione individuale, artifizi pirotecnici, materiale per la casa e articoli da ferramenta.

Il controllo è stato avviato dopo che i militari avevano rilevato sulle pagine di alcuni siti web la pubblicizzazione, da parte dei gestori dell’esercizio commerciale, di visiere protettive “antivirus” in vendita a prezzi esorbitanti.

Nel corso dell’intervento le Fiamme Gialle, oltre a rinvenire un centinaio di prodotti (coltelli, lucchetti con combinazione, pinze spelafili) privi delle indicazioni minime in lingua italiana ovvero sprovvisti del marchio CE, hanno individuato altri dispositivi di protezione individuale (circa 150 tra capi di abbigliamento professionale, guanti, occhiali protettivi) con marchio CE contraffatto .

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A seguito di ulteriori ricerche effettuate nei magazzini dell’attività commerciale, i Finanzieri hanno individuato 168 visiere protettive artigianali, le stesse commercializzate on line, fabbricate modificando le normali maschere da giardinaggio con l’aggiunta di una pellicola in policristal come visiera agganciata con due bulloni e un elastico. Le stesse, prodotte in house, senza autorizzazione e omologazione certificata ovvero della preventiva autocertificazione all’Inail e all’Iss attestante un minimo di sicurezza con un marchio CE riferito ad un altro prodotto.

Sempre nei magazzini dell’azienda le Fiamme Gialle hanno inoltre rinvenuto circa 52 mila articoli pirotecnici e giochi d’artificio per un peso lordo complessivo di circa 225 Kg corrispondenti ad una massa attiva esplodente di quasi 52 Kg, tutti scaduti e detenuti – senza alcuna autorizzazione su uno scaffale posto nelle immediate vicinanze di altro materiale infiammabile.

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Il materiale è stato sequestrato e il rappresentante legale della società, N.G. di 58 anni è stato denunciato alla procura per frode nell’esercizio del commercio, vendita di prodotti industriali con segni mendaci, omessa denuncia e detenzione abusiva di materie esplodenti nonché segnalato alla Camera di Commercio per la fattispecie prevista dal Codice del Consumo, punita con la sanzione amministrativa che può arrivare fino a 25.823 euro.

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