Nel corso dell’incendio di due giorni fa nel corleonese si è rischiato grosso. Due case sono andate a fuoco e per una serie di coincidenze fortuite, le fiamme alimentate da un fortissimo vento di scirocco, non sono arrivate nel bosco.

I residenti hanno avuto molta paura e si sono costituiti in comitato per chiedere che il presidio della forestale non venga ridimensionato di colpo.

“Due abitazioni sono andate distrutte – dicono dal comitato – diverse altre abitazioni sono state minacciate. A contrastare le fiamme solo i vigili del fuoco e i forestali che avevano a disposizione un mezzo che non funzionava. Quanto successo in questo mese caldo mese di ottobre deve fare comprendere che la stagione degli incendi non termina con l’inizio di autunno. Quindi i mezzi della forestale in centri come Ficuzza o Piana degli Albanesi devono restare in zona non possono essere trasferiti a Palermo”.

Residenti chiederanno aiuto alla Regione

I residenti chiederanno un intervento alla Regione per rendere più efficaci e continui gli interventi.

“Questa volta le fiamme non sono arrivate nel bosco di Ficuzza per un miracolo – aggiungono dal comitato – Non possiamo sempre affidarci alla buona sorte. Se le fiamme avanzavano di alcune centinaia di metri con quel vento i danni sarebbero stati decisamente più pesanti”.

Gli incendi nel Palermitano alimentati dal vento

In quei giorni non sono mancati gli incendi alimentati dal vento. Nel Palermitano il vento soffia con raffiche che raggiungono quasi i 60 chilometri orari, 74 a Termini imerese, 80 a Bagheria.

Le temperature sono state alte per tutta la giornata, con 34 gradi a Palermo, 32 a Capaci, 31 a Capaci e oltre i 35 nel Messinese. Oltre Casteldaccia le squadre antincendio sono state impegnate a Marineo lungo la statale 118 e nel bosco di Ficuzza. Qui è stato evacuato un rifugio per cani. Roghi anche a Belmonte Mezzagno, Montelepre in contrada Mazzartino.

In alcuni casi le fiamme hanno minacciato le abitazioni. Si chiude nel peggiore dei modi questa lunga stagione degli incendi nell’isola con un bilancio pesantissimo: cinque i morti e due operi forestali deceduti nel corso delle operazioni di spegnimento e altri due rimasti gravemente feriti.

Articoli correlati