Il sindaco di Casteldaccia Giovanni Di Giacinto la scorsa notte ha lanciato l’allarme. “State a casa non uscite. Lasciate libere le strade per i mezzi di soccorso”. In tutto il territorio comunale e nella vicina Altavilla Milicia il fuoco ha paralizzato per ore tutto. L’autostrada Palermo Catania chiusa in entrambe le direzioni, così la statale 113 e la ferrovia.
Le abitazioni evacuate e tanta paura tra i residenti. Quasi tutti i vigili del fuoco in servizio al comando provinciale sono stati dirottati lì insieme a forestali e volontari della protezione civile. Il forte vento di scirocco, l’alta temperatura di questo pazzo autunno e le fiamme hanno fatto di nuovo paura. L’ennesima giornata di panico nella regione che quest’anno è stata percorsa dal fuoco tantissime volte.
Pasotti, “Ottobre meno piovoso da quando abbiamo rivelazioni”
“E’ stato il mese di ottobre dove è piovuto di meno da quanto abbiamo iniziato le rilevazioni – dice Luigi Pasotti che si occupa del sistema informativo Sias della Regione Siciliana – attendiamo le ultime ore di questo 31 ottobre, ma anche se attesa un po’ di pioggia nel messinese possiamo dire che questo mese di ottobre batte tutti i record. Ancora peggio di qualunque altro mese di ottobre degli ultimi cento anni”.
Gli incendi nel Palermitano alimentati dal vento
Gli effetti si vedono tutti. Anche in questi ultimi giorni non sono mancati gli incendi alimentati dal vento. Nel Palermitano il vento soffia con raffiche che raggiungono quasi i 60 chilometri orari, 74 a Termini imerese, 80 a Bagheria.
Le temperature sono state alte per tutta la giornata, con 34 gradi a Palermo, 32 a Capaci, 31 a Capaci e oltre i 35 nel Messinese. Oltre Casteldaccia le squadre antincendio sono state impegnate a Marineo lungo la statale 118 e nel bosco di Ficuzza. Qui è stato evacuato un rifugio per cani. Roghi anche a Belmonte Mezzagno, Montelepre in contrada Mazzartino.
In alcuni casi le fiamme hanno minacciato le abitazioni. Si chiude nel peggiore dei modi questa lunga stagione degli incendi nell’isola con un bilancio pesantissimo: cinque i morti e due operi forestali deceduti nel corso delle operazioni di spegnimento e altri due rimasti gravemente feriti.
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