L'insegnante è un rappresentante sindacale

Docente sospeso dal dirigente scolastico perché rifiuta di firmare il foglio ‘senza timbro’ delle presenze

Sospeso per due giorni dal dirigente scolastico, con relativa trattenuta dello stipendio, perché si rifiuta di firmare i fogli, senza timbro della scuola, di rilevazione di ingresso e uscita del personale. E’ la storia di un docente dell’Ipssar “F.P. Cascino” di Palermo. L’insegnante è un Rsu del Usb, rappresentante sindacale dell’interno dell’istituto scolastico.

“Solidarietà al docente – si legge in una nota dello Slai Cobas di Palermo- che lotta all’interno del proprio posto di lavoro per la difesa dei diritti dei lavoratori e delle lavoratrici, attaccato dal dirigente scolastico che ha emesso un provvedimento disciplinare assolutamente illegale contro il docente che giustamente si è rifiutato di firmare illegali fogli firma volanti per la rilevazione dell’ingresso e dell’uscita dei docenti”.

Secondo Donatella Anello, componente del coordinamento di Palermo dello Slai Cobas, si tratterebbe di “un atto vergognoso che rende chiaro come in diversi casi i dirigenti scolastici, che si sentono sempre più legittimati a fare abusi di potere dalla reazionaria l. 107 del governo Renzi/Giannini con il pieno benestare dei collusi e corrotti sindacati confederali, cercano di spadroneggiare come capi assoluti facendo carta straccia delle normative regolarmente vigenti. La lotta contro questo provvedimento disciplinare illegale deve continuare, ma è chiaro che questa lotta specifica deve rientrare in quella molto più ampia contro tutta la legge 107 e contro il governo che l’ha imposta, governo che oggi continua con la peggiore fotocopia alla Gentiloni/Fedeli, di provocazione e insulto reazionario verso migliaia di lavoratori e lavoratrici attaccati pesantemente nella loro condizione di lavoro e di vita, un governo che non può essere affatto riconosciuto e contro cui si deve lottare a 360°”.

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