gli organi del bimbo salvarono 7 persone

Donazione organi, a Palermo palestra intitolata a Nicholas Green

Un incontro per parlare di donazione e trapianti con Reginald Green, il padre del piccolo Nicholas colpito per sbaglio durante una sparatoria nell’ottobre del 1994 mentre viaggiava in auto sulla Salerno – Reggio Calabria. Ricoverato al Policlinico di Messina, il bambino morì qualche giorno dopo e i genitori autorizzarono il prelievo per la donazione degli organi, dando così una nuova speranza a 7 italiani. Fu una scelta che fece scalpore e contribuì ad accrescere sensibilmente la cultura della donazione nel nostro paese.

L’ incontro, organizzato da Astrafe (Associazione per i trapianti di fegato), si svolgerà il prossimo 3 febbraio a partire dalle 10:30 presso la sala conferenze di ISMETT, via E. Tricomi n. 5.

Volontari, pazienti e medici si confronteranno con Mr Green, verranno illustrati i dati relativi all’attività di donazione e trapianto in Sicilia e si discuterà di quanto sia stato determinante l’effetto Nicholas anche nella nostra regione.

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Parteciperanno all’incontro – fra gli altri – l’assessore regionale alla salute, Baldo Gucciardi, il direttore del Centro Nazionale Trapianti, Alessandro Nanni Costa e Maria Pia Pedalà, la paziente siciliana che vive da oltre 20 anni grazie al fegato del piccolo Nicholas. L’incontro è aperto alla stampa.

Alle 14 Mr Green si recherà presso l’Istituto Comprensivo R. Atria (in vicolo Gran Cancelliere, 1) dove parteciperà all’inaugurazione della palestra intitolata al figlio.

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