Ci sono traguardi che vanno ben oltre il risultato sportivo. Ci sono imprese che diventano racconti di comunità, di memoria, di passione che attraversa generazioni. È il caso dell’ASD Sferracavallo 2023, una realtà calcistica giovane solo sulla carta, ma che racchiude in sé il peso e l’orgoglio di un’intera borgata. Una borgata che, dopo ben 40 anni di assenza, può finalmente tornare a festeggiare la partecipazione alla Prima Categoria, proprio come accadeva nel lontano
1985.
Correva l’anno della vigilia dei Mondiali in Messico, di Maradona e del Napoli in ascesa. Ma a Sferracavallo, piccola e fiera borgata marinara nel cuore di Palermo,
l’attenzione era tutta per la squadra locale, che militava allora proprio in Prima Categoria. Non si trattava solo di una squadra: era un simbolo di appartenenza, di
orgoglio rionale, di aggregazione spontanea attorno a un campo, una maglia, e una passione.
Negli anni precedenti la vecchia formazione si regalò anche la soddisfazione di sollevare al cielo la prestigiosa Coppa Trinacria, un titolo che ancora oggi brilla
nella memoria degli appassionati di calcio dilettantistico siciliano.
A distanza di quattro decenni, quel sogno torna a vivere. E lo fa grazie a un progetto visionario, nato quasi per scommessa nel 2023, quando, dopo oltre vent’anni di
silenzio calcistico, il presidente Antonino Riso decise che era arrivato il momento di restituire a Sferracavallo la sua squadra. Non una nostalgia, ma un atto d’amore verso
il territorio. E così nasce l’ASD Sferracavallo 2023, fondata con l’obiettivo non solo di riportare il calcio in borgata, ma di costruire un progetto solido, ambizioso e
duraturo.
A fianco del presidente Riso, si muove una dirigenza unita e appassionata: il vicepresidente Serafino Ferrante e il segretario generale Natale Vassallo, volti noti e
stimati all’interno della comunità, che fin da subito hanno creduto in una rinascita sportiva possibile.
Il percorso della nuova società è stato sorprendente e travolgente fin dal primo anno: vittoria immediata del campionato di Terza Categoria, e l’anno successivo una grande
cavalcata in Seconda Categoria, culminata con l’accesso alla semifinale dei play-off.
Un segnale forte, chiaro: l’ASD Sferracavallo 2023 non era una meteora, ma una realtà costruita su basi solide e ambizioni concrete.
La stagione appena conclusa ha regalato la definitiva consacrazione: ripescaggio in Prima Categoria, un traguardo che ha un valore sportivo enorme, ma che assume
soprattutto un significato simbolico profondo. In tribuna, a gioire, non c’erano solo i tifosi, ma anche due figure del calcio locale: Giuseppe Ferrante e Antonino Aiello,
che nel 1985 vestivano la maglia della “vecchia” squadra, e che oggi, da dirigenti, hanno contribuito a scrivere una nuova pagina di questa storia. Il cerchio si chiude, e
si apre allo stesso tempo: la memoria si intreccia al presente, l’esperienza guida i
giovani, e la passione non conosce età.
Le partite casalinghe si disputano al campo sportivo “Lo Monaco” di Mondello, struttura che ha saputo accogliere l’entusiasmo della tifoseria e diventare casa per i
colori rossoverdi. Ogni gara è diventata un appuntamento di festa, di comunità, di emozione condivisa.
Sferracavallo, borgata storica palermitana affacciata sul mare, celebre per il suo porticciolo, la cucina di pesce e le sue tradizioni popolari, riscopre così la forza del
calcio come collante sociale. La squadra rappresenta un punto di riferimento, un’alternativa sana e costruttiva, un simbolo di rinascita.
Ma non finisce qui. Dai vertici societari arriva un messaggio chiaro: non ci si accontenta di aver raggiunto la Prima Categoria. L’obiettivo è consolidarsi, creare il
settore giovanile, coinvolgere attivamente la comunità e, perché no, continuare a salire. Con i piedi per terra, ma con lo sguardo puntato verso nuovi traguardi.
L’ASD Sferracavallo 2023 non è solo una squadra di calcio. È una storia di ritorni, di sogni che non muoiono, di uomini che trasformano la nostalgia in futuro. E,
soprattutto, è la dimostrazione che, anche dopo quarant’anni, ritornare può essere ancora più bello che partire.






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