Un giardino di altri tempi, dentro la città e con uno sguardo particolare sul Monte Pellegrino.

Si tratta dell’Istituto Castelnuovo, già Istituto Agrario del Regno Borbonico ed ancor prima Seminario dell’Agricoltura così come voluto, per pubblica utilità, dal Principe Cottone.

Al numero 66 di via del Fante si apre infatti un luogo ricco di storia e di profumi come quelli che un tempo allietavano i visitatori della Conca d’Oro. Aranci, mandarini ed altre essenze che hanno fatto famoso in tutto il mondo l’agro di Palermo.

Fioriscono ancora tra le palazzine storiche e, per fortuna in lontananza, in palazzi. Tra gli edifici vi è anche il bellissimo Ginnasio in stile neoclassico opera dell’architetto Antonio Gentile. Su di esso volano ancora le Poiane e l’Aquila Minore.

Parte dei giardini, oggi patrimonio dell’Ipab, sono curati dalla Società Cooperativa Sociale ONLUS Immagine la quale, dal 2016, accoglie gli studenti dell’Istituto Agrario Majorana di Palermo. Un’attività che si riallaccia in tal maniera alla stessa tradizione dell’Istituto. Gli agrumeti vengono così potati e puliti dalla vegetazione infestante per essere rimessi in produzione.

“Abbiamo trovato dei terreni non più coltivati – ha affermato Eugenio Zanca, presidente della Cooperativa Immagine – sui quali abbiamo puntato subito per riportarli all’antico splendore. A tale attività vogliamo affiancare percorsi naturalistici, eventi culturali e dibattiti sperando di riuscire a sostenere, anche grazie alla collaborazione dei privati, l’attività della Cooperativa nell’Istituto Castelnuovo”.

Nei giardini vi sono infatti oltre un chilometro di sentieri ed una falda ancora pulita con la quale vengono irrigate le coltivazioni, nuove ed antiche. “Un agrumeto – spiega Zanca – richiede cure continue così come ben sapevano i coltivatori del luogo. Non può essere lasciato solo, neanche per brevi periodi. Siamo contenti di potere rendere già disponibile, tramite il nostro account Facebook, le prime produzioni di agrumi.

Con gli studenti del Majorana abbiamo instaurato una collaborazione che serve, innanzitutto, ai loro studi. Molte volte per affrontare queste problematiche, mancano le qualifiche professionali ed in tal maniera cerchiamo di essere utili”.

Già da ora vi sono in opera diversi progetti alcuni dei quali resi disponibili a tutti i cittadini. Non solo studenti, dunque, ma anche amanti del tempo libero che, oltre ad una passeggiata nel verde storico, potranno degustare prodotti tipici che un tempo avevano fatto famosa la Conca D’Oro.