I processi che qui si celebrano, non hanno uguali anche per il loro valore altamente simbolico. La strage di Capaci e la strage di via D’Amelio, per citarne solo alcuni, richiederebbero l’apporto di ben altro e numeroso organico di magistrati e personale amministrativo. Non perche’ questa attenzione sia dovuta alle nostre persone, ma come segno di rispetto per i morti. Perché è in queste aule che si sono celebrati e si celebrano ancora i più gravi processi per le stragi di mafia che hanno sconvolto il nostro Paese”.

Lo afferma il Pg Lia Sava nella sua relazione all’inaugurazione dell’Anno giudiziario a Caltanisetta chiedendo che “vengano colmati i vuoti in organico”. Il Pg lancia l’allarme su una “Cosa nostra in piena attività” contro cui “non si può abbassare la guardia”.

“E’ una mafia fluida – ribadisce – le nuove generazioni di mafiosi non hanno piu’ la coppola e lupara, non mangiano più cicoria selvatica (come Provenzano durante la sua latitanza), ma sfruttano gli strumenti tecnologici e le nuove possibilità di investimenti rapidi per insinuarsi, come un liquido, in ogni settore che produce guadagni” E dalle statistiche dell’ultimo anno emerge che sono in aumento i reati di spaccio e traffico di stupefacenti realizzati per conto della mafia e i riciclaggi”.

“Cosa nostra fluida e silente e’ pericolosissima – conferma il Pg Sava – i segni minacciosi degli ultimi mesi, diversi e particolarmente inquietanti, hanno imposto di elevare anche i livelli di sicurezza standard di questo palazzo di giustizia. Nel distretto di Caltanissetta la mafia continua a coinvolgere minorenni nella commissione di reati tipici delle organizzazioni criminali e sempre fra i minori sono in aumento bullismo e pornografia minorile. Fra i minori stranieri non accompagnati ci sono giovani donne vittime di stupri e di conseguenti gravidanze indesiderate”.

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