Il Consiglio di giustizia amministrativa ha accolto la richiesta di riapertura dell’istruttoria formulata da Giuliano Cortina, difeso da Gaetano Armao nei confronti di Giuseppe Frisa, attuale sindaco di Scillato. Cortina è stato lo sfidante di Frisa alle scorse elezioni comunali. Frisa si affermò con il 50,41% dei consensi.
Con la sentenza in questione il Giudice d’appello, ha mutato quanto deciso dal TAR che aveva rigettato il ricorso di Cortina, ha ordinato alla Prefettura di Palermo di depositare entro trenta giorni copia autentica di tutti i verbali relativi alle operazioni elettorali per l’elezione del Sindaco e del Consiglio comunale di Scillato tenutesi il 31 maggio – 1 giugno 2015, sconfessando del tutto le tesi dell’avvocato Rubino circa la natura perlustrativa dell’appello.
È stata così superata l’interpretazione del Tar Sicilia Palermo che aveva affermato la genericità del ricorso, ritenendo che invece che la domanda di giustizia di Cortina debba essere valutata in concreto, guardando alle specificità e peculiarità del procedimento elettorale ed alla preclusione subita da quest’ultimo di visionare tutti gli atti relativi alle operazioni elettorali per i quali – precisa il giudice d’appello – “non può prescindersi da una preliminare fase interlocutoria di acquisizione”.
Tale preclusione, per il CGA, ha costituito una menomazione del diritto di difesa ed, in particolare, di conoscere gli atti che devono essere resi pubblici ad ogni elettore per la formulazione delle contestazioni sulla base degli elementi da essi tratti. Analizzati i verbali si potrà procedere, sussistendone i presupposti, al riconteggio delle schede elettorali.
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