Oltre all’elezione del sindaco e dei futuri consiglieri comunali, si sta decidendo il futuro assetto delle Circoscrizioni di Palermo. Organi che, in caso di applicazione concreta del decentramento amministrativo, sarebbero la prima interfaccia fra la politica e la cittadinanza. Schede rosa che stanno premiando decisamente il centrodestra, avanti in sette Circoscrizioni su otto, anche se c’è qualche sorpresa.
Sfida aperta in I, Federico vince nettamente in II
Ad una sezione dalla fine, è ancora aperta la sfida per la conquista della presidenza della I Circoscrizione. Il candidato del centrodestra Giovanni Bronte è avanti di circa duecento voti rispetto all’uscente Massimo Castiglia, sostenuto dalla coalizione di centrosinistra.
Giochi fatti in II Circoscrizione, dove non c’è stata sfida fra il candidato del centrodestra, scelto da Forza Italia, Giuseppe Federico e l’esponente di centrosinistra, consigliere uscente del M5S, Pasquale Tusa. Dopo lo scrutinio di tutte le 65 sezioni dell’area periferica di Palermo, Federico ha ottenuto oltre 12000 consensi, ben 8000 in più rispetto all’esponente pentastellato.
Doppia vittoria centrodestra in III e in IV
Pronostico rispettato anche in III Circoscrizione, dove il candidato del centrodestra Gioacchino Vitale succederà all’uscente Antonino Santangelo. L’esponente di Fratelli d’Italia, voluto fortemente da Francesco Scarpinato, ha ottenuto 12000 preferenze, 8000 in più rispetto a quelle conquistate da Simona Supporta, candidata del centrosinistra e scelta da Progetto Palermo. Ciò a 4 sezioni dalla fine dello spoglio.
Partita chiusa anche in IV Circoscrizione. A quattro sezioni dalla fine Giuseppe Di Vincenti, candidato del centrodestra sostenuto da Prima l’Italia, ha ottenuto quasi 17.000 preferenze, distaccando nettamente l’esponente del centrosinistra, in particolare di Progetto Palermo, Nella Maniaci.
Successo per Aiello in V, lotta aperta in VI
A tre sezioni dalla fine, Andrea Aiello può festeggiare l’elezione a presidente della V Circoscrizione. Il consigliere uscente dell’UdC ha strappato 16.000 preferenze, praticamente il doppio di quelle conquistate dal consigliere uscente del Partito Democratico Salvatore Altadonna.
Gara ancora aperta invece in VI Circoscrizione, dove fra Pippo Valenti e Roberto Li Muli c’è un distacco di soli trecento voti. Il candidato del centrodestra, scelto da Fratelli d’Italia e sostenuto da Giuseppe Milazzo e Girolamo Russo, ha conquistato al momento 8000 preferenze. Mentre Li Muli, candidato del centrosinistra voluto fortemente da Massimo Giaconia e dall’uscente Michele Maraventano, si attesta sulle 7700 preferenze. Ciò a 11 sezioni dalla fine delle operazioni.
Riconferma Fiore in VII, sorpresa Longo in VIII
Al contrario di quanto sta avvenendo in sesta, i giochi in VII Circoscrizione sono ampiamente fatti. A sei sezioni dalla fine, appare incolmabile il distacco che divide il candidato del centrosinistra Giovanni Galioto dall’uscente del centrodestra Giuseppe Fiore. L’esponente progressista, candidato del M5S, ha ottenuto soltanto 4600 voti. Troppo poche se paragonati agli oltre 12700 voti ottenuti dallo stesso Fiore.
L’unica vera sorpresa di questa tornata elettorale riguarda l’VIII Circoscrizione. Il candidato del centrosinistra Marcello Longo è avanti nel confronto con il suo avversario di centrodestra Alfredo Siino. A sette sezioni dalla fine, il distacco fra i due è di circa 900 voti. Numeri che si spiegano guardando ai voti attribuiti soltanto al presidente e al ricorso al voto disgiunto, che ha premiato decisamente l’esponente Dem, soprattutto nei quartieri popolari. Elementi che stanno aiutando il candidato del PD nell’obiettivo di succedere al collega di partito Marco Frasca Polara.
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