Mancano ormai poche ore all’apertura delle sezioni elettorali alle quali i siciliani saranno chiamati per esprimere il loro voto. I seggi saranno aperti dalle 15 alle 23,00 di sabato 8 giugno e poi dalle 7,00 alle 23,00 di domenica 9 giugno. Si tratta di scegliere gli 8 deputati europei che spettano al collegio Isole Sicilia Sardegna ma in 37 comuni dell’isola bisognerà eleggere anche il sindaco e i consigli comunali.

37 comuni al voto

I comuni al voto sono, unque, 37. Si tratta di un solo capoluogo di provincia, Caltanissetta, e di 8 comuni maggiori. Gli altri 28 comuni sono tutti al di sotto dei 15mila abitanti.

Ma, nonostante le piccole dimensioni, c’è un comune in provincia di Palermo dove il risultato delle elezioni è particolarmente importante per tutta l’area metropolitana di Palermo e, in pratica, per tutta la Sicilia occidentale.

La sfida di Cinisi e l’importanza per mezza Sicilia

A contendersi la poltrona di primo cittadino a Cinisi sono in tre: Vera Abbate; Antonino Vitale e Salvatore Palazzolo, solo omonimo del sindaco uscente Giangiacomo. Tutti sono appoggiati da liste civiche.

Ma la sfida, a prescindere da chi vincerà e dall’estrazione politica del nuovo sindaco e della nuova struttura del Consiglio comunale, riguarda l’intera Sicilia occidentale perché nel territorio del Comune di Cinisi sorge l’aeroporto di Palermo Falcone Borsellino.

La privatizzazione dell’Aeroporto

Nell’arco del prossimo mandato del sindaco di Cinisi ci sarà da affrontare la procedure di privatizzazione della Gesap, la società che gestisce l’aeroporto. Almeno questa l’intenzione manifestata dai soci e approvata dalla Regione siciliana.

Le quote di Gesap e la sua valutazione

Secondo le prima valutazioni l’aeroporto vale circa 450 milioni di euro. Le azioni di Gesap sono divise tra città metropolitana di Palermo, azionista di maggioranza con il 41,33% (534.978 azioni per un valore nominale di 27.631.613,70 euro); Comune di Palermo con il 31,54% (408.332 azioni per un valore nominale di 21.090.347,80 euro); Camera di commercio di Palermo ed Enna; comune di Cinisi con il 2,92% (37.818 azioni per un valore nominale di 1.953.299,70 euro); Sicindustria con lo 0,60% (7.836 azione per un valoro nominale di 404.729,40 euro) ed altri piccoli azionisti con quote tra lo 0,40 e lo 0,0012%.

La voce di Cinisi e la pioggia di risorse

Dunque Cinisi è importante per due motivi: da una parte il fatto che sindaco e Consiglio Comunale potranno dire una parola nel processo di privatizzazione, sia pure con una quota assolutamente minoritaria, dall’altra parte, a privatizzazione avvenuta, sul piccolo comune possono piovere risorse importanti. Se la quotazione dovesse essere confermata e la cessione avvenire in base a questi importi, Cinisi potrebbe incassare, di colpo, oltre 13 milioni di euro. Pur con scontri, abbattimenti di valore e trattative, l’arrivo di dieci milioni sembra cosa altamente probabile.

Dieci milioni di euro per cambiare volto

Il prossimo sindaco, dunque, potrà trovarsi a disposizione risorse sufficienti a cambiare il volto della cittadina. Una pioggia di denaro da gestire con oculatezza e nell’interesse comune guardando con attenzione agli appetiti he intorno a questa cifra si scateneranno.

Da un lato una grande opportunità, dall’altro l’esigenza di una amministrazione trasparente e capace di resistere alle inevitabili pressioni che pioveranno da gruppi di interesse. ed è ipotizzabile che tutte le azioni di lobbing non siano parimenti trasparenti.

Persone, imprese, interessi andranno passati ai raggi x in un territorio che storicamente ha vissuto momenti difficili e pressioni criminali che non devono tornare. ma una occasione che non va sprecata per paura di infiltrazioni. Una stagione eccitante, ricca di opportunità ma anche di rischi che va gestita con trasparenza, esperienza e credibilità Tutte cose da tenere ben presenti nel segreto dell’urna

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