Ancora una giornata da bollino rosso per la città di Palermo ed ancora allarme caldo, colpi di calore e allerta incendi in Sicilia. Dalla scorsa mezzanotte è in vigore l’allerta lanciato dalla Protezione civile regionale che ha pubblicato l’avviso n.129, valido dalle 0.00 del 1 luglio e per le successive 24 ore, quindi per tutta la giornata di oggi.

Rischio da ondata di calore

 

L’allarme rosso per il rischio ondate di calore è previsto a Palermo nonostante un lieve calo delle temperature rispetto alla giornata di ieri. La previsione parla di 36 gradi (contro i 37 di ieri) ma anche oggi le temperature percepite possono essere anche di 4 gradi al di sopra della temperatura reale.

Per la città di Palermo è previsto, dunque per l’intera giornata di oggi, un rischio di ondate di calore di livello 3 (colore rosso).

Rischio incendi, allarme rosso

 

L’allarme per gli incendi, invece, si ferma al livello di pre allerta, arancione per tutte le nove province siciliane con una mobilitazione prevista ma con un rischio considerato medio

L’intero Paese nella morsa del caldo

L’anticiclone africano Pluto, così chiamato per la sua potenza evocativa, domina la penisola orami da una settimana e spinge le temperature a livelli record. Antonio Sanò, fondatore del sito iLMeteo.it, descrive una situazione paragonabile a una “classifica nordafricana”.

Al suo arrivo l’anticiclone ha coinvolto tutto il centro sud facendo segnare valori estremi da Taranto a Parma. Nel paese si sono raggiunte  punte di 40°C. L’afa, accompagnata da un’umidità elevata, rende l’atmosfera insopportabile, aumentando il rischio di colpi di calore in gran parte del Paese. Per questo ci sono città in “bollino rosso” e altre in bollino arancione nonostante la temperature sia uguale

Prospettive per la prossima settimana

I modelli meteorologici non prevedono cambiamenti significativi a breve termine. Tuttavia, a partire dal 4 luglio, si intravede una maggiore instabilità al Nord, con temporali in montagna e un lieve calo delle temperature nelle pianure. Gli effetti dovrebbero cominciare a scemare nelle prossime 48 ore ma fino ad allora, l’Italia dovrà affrontare condizioni climatiche estreme, con un’afa che non concede tregua.