I dissalatori non sono la soluzione e non ci sono dati sulla reale differenza fra costi e benefici. E’ uno dei passaggi del referto della Corte dei Conti arrivato l’antivigilia di Natale. Oggi, nel giorno di Santo Stefano, proprio su questo aspetto attraccano i 5 stelle e in particolare la deputata Cristina Ciminnisi

Ciminnisi: “Lo avevo detto già prima, inascoltata”

“Quando sollevavo dubbi sull’antieconomicità dei dissalatori e sul fatto che in Sicilia non fossero la soluzione, spesso venivo liquidata come una che dice “no a tutto”. Oggi la Corte dei conti certifica che quelle scelte del Governo Schifani non poggiavano su basi solide” dice la deputata regionale del M5S Cristina Ciminnisi., Lo fa intervenendo proprio sulla relazione della Corte dei conti, sul grave deficit idrico e la criticità delle infrastrutture nel territorio siciliano, che nelle pagine dedicate ai dissalatori boccia le scelte e, sostiene, “smonta la narrazione dell’esecutivo regionale”.

I dati di dissalazione

Nel documento, i giudici contabili evidenziano che, a fronte di oltre 100 milioni di euro spesi per la realizzazione dei dissalatori e di più di 30 milioni di euro l’anno per la gestione, l’acqua prodotta copre appena il 3,17% del fabbisogno idrico regionale, destinato a salire solo al 5,28% a regime.

“Rapportando questi dati agli elevatissimi costi sostenuti – sottolinea Ciminnisi – la Corte dei conti conclude che non è stata dimostrata l’efficienza, né l’economicità della scelta dei dissalatori, anche perché non risulta agli atti alcuna analisi costi-benefici comparata con interventi alternativi e strutturali, come l’efficientamento delle reti di distribuzione, delle dighe, dei pozzi e degli invasi esistenti”.

“Altro che soluzione strutturale: i dissalatori sono stati usati come alibi politico per coprire anni di immobilismo – attacca Ciminnisi –. È la fotografia del fallimento del Governo Schifani”.

Non è una rivincita personale

“Non è una rivincita personale e non serve a nulla dire “l’avevo detto” – conclude Ciminnisi – ma una conferma importante: le politiche pubbliche devono basarsi sui numeri e su valutazioni serie, non sulla propaganda. Gli annunci di Schifani, invece, costano milioni di euro, ma a pagare sono sempre i cittadini siciliani”.

Pellegrino: “C’è sempre qualcuno per cui si stava meglio quando si stava peggio”

“In Sicilia purtroppo c’è sempre qualcuno per cui si stava meglio quando si stava peggio. La collega Ciminnisi e il suo Movimento, specialisti nel ‘NO’ a qualsiasi proposta costruttiva, oggi commentano le parole della Corte dei Conti che, guarda caso, fotografa e condanna esattamente il sistema che i 5 stelle vorrebbero custodire e perpetrare: un modello ventennale di immobilismo, carenza di programmazione e rinvii” risponde a Cimissini il capogruppo di Forza Italia all’Assemblea Regionale Siciliana, Stefano Pellegrino

“La Corte, infatti, non boccia le scelte del Presidente Schifani, ma certifica il fallimento storico di un approccio miope e inadeguato che si è protratto per decenni: la politica dell’annuncio e della zero pianificazione. Proprio per uscire da quella logica fallimentare, il governo Schifani ha finalmente imboccato la strada della vera programmazione. I dissalatori sono soltanto uno degli strumenti, non un alibi ma una risposta immediata e necessaria nell’ambito di una strategia integrata e di medio-lungo periodo che nessuno prima aveva mai avuto il coraggio di delineare” conclude Pellegrino

Schifani: “Non farli sarebbe stato peggio”

Ma anche il, Presidente della Regione sente l’esigenza di intervenire “Proseguiamo con un percorso rigoroso e attento, basato su scelte concrete e responsabili. Siamo consapevoli che i dissalatori non rappresentano la soluzione definitiva al problema della siccità, ma rinunciare a questi interventi avrebbe esposto la Sicilia a conseguenze ben peggiori. Il piano da 41 milioni per il potenziamento degli impianti di Gela, Porto Empedocle e Trapani è un ulteriore tassello fondamentale per rafforzare la resilienza del sistema idrico regionale. Continuiamo a lavorare con serietà, senza facili illusioni, ma con la determinazione di garantire risposte immediate e programmare soluzioni strutturali per il futuro”.