Emergenza rifiuti a Palermo. Sono tante le strade invase di rifiuti. Queste foto sono state scattate oggi in via Paruta.
I cumuli di rifiuti ormai hanno invaso la carreggiata e si circola a senso unico alternato.
I lavoratori, denunciano i sindacati, vengono impegnati continuativamente ed in più servizi, mancano i mezzi, non ci sono i soldi per acquistarli, il comune giorno 29 venga al tavolo di confronto sindacale con soluzioni serie.
Sui disservizi registrati in città in questi ultimi giorni soprattutto sul fronte della raccolta dei rifiuti ingombranti e dello spazzamento manuale intervengono le organizzazioni sindacali Rap, Fp Cgil, Fit Cisl, Uil Trasporti, Fiadel e Filas:
“I lavoratori vengono impegnati con continuità ed in più servizi per sopperire al deficit dei mezzi che sta determinando criticità nel servizio di recupero degli ingombranti e nello spazzamento manuale – dicono i sindacati –
Inoltre l’azienda è impegnata quotidianamente ad effettuare servizi a richiesta del comune non previsti nel Contratto di servizio e quindi a totale carico dell’azienda stessa. (Ad esempio: Rimozione rifiuti ingombranti previsione contratto fino a 240 interventi annui, già effettuati più di 3000 interventi e TMB trattamento meccanizzato biologico in discarica)”.
Pertanto, aggiungono i sindacati, “prima di essere additati, come di solito avviene in questa città, come la causa unica dei problemi di pulizia del territorio cittadino, ribadiamo come già fatto nel corso delle assemblee che il comune è debitore nei confronti dell’azienda di piazzetta Cairoli di una cifra attorno ai 70 milioni e che queste risorse non trasferite hanno azzerato la capacità della Rap di fare investimenti sul parco mezzi e su Bellolampo a rischio saturazione fra qualche mese e con una consequenziale crisi di liquidità che desta forte preoccupazione tra i lavoratori che hanno ancora vivo sulla loro pelle il ricordo del fallimento del gruppo amia di 4 anni fa”.
Fra tre giorni l’azienda sarà priva del Consiglio di Amministrazione e nessuna comunicazione è pervenuta dal socio unico relativamente al nuovo presidente o ad un nuovo amministratore unico e quindi si profila una gestione in capo al collegio dei sindaci.
“Lo scenario generale non è dei migliori. Mancanza di trasferimenti da parte del Comune, crisi di liquidità, carenza di mezzi, difficoltà nell’effettuare i servizi d’istituto, rischio saturazione discarica a breve scadenza – concludono i sindacati – Il sindaco sarà presente all’incontro del 29, conosce perfettamente punti di forza e criticità della società, è necessaria una discontinuità rispetto al passato che sia fondata sulla rivisitazione del contratto di servizio e su una continuità di flusso economico mensile in direzione dell’azienda al fine di garantire quei servizi di qualità che i cittadini richiedono (quelli che pagano tari e che non sporcano) ed una migliore qualità del lavoro delle maestranze”.
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