Il Commissariamento della Sicilia al momento non arriva anche se il governo nazionale garantisce che farà la propria parte. La giunta siciliana ha già chiesto lo Stato di emergenza ma per ottenere poteri speciali roma chiede a Palermo tyagli nel sistema che gestisce i rifiuti, composto attualmente da ben 27 Ato ed eccessivamente costoso e frammentato.

“La prossima settimana – garantisce la renziana assessore all’Energia e ai rifiuti Vania Contrafatto indicata da più parti come possibile futuro commissario – discuteremo in giunta del nuovo ddl sul settore rifiuti che prevede l”istituzione di un unico ente di governo e controllo e di 9 bacini di raccolta”.

“L’obiettivo è quello di rendere efficiente ed efficace un sistema che, dagli Ato alle Srr, in Sicilia non è mai decollato e che non è riuscito a dare servizi ai cittadini e risposte ai lavoratori”.

Appena ieri il suo dante causa, il sottosegretario all’Istruzione e capocorrente renziana in Sicilia Davide Faraone aveva attaccato ancora la gestione siciliana del governatore.

La Contrafatto conferma che la Sicilia è realmente in emergenza “La situazione di emergenza in cui ci troviamo è il risultato di anni di immobilismo, di scelte sbagliate, di veti incrociati e di posizioni ideologiche -continua – che non hanno fatto il bene di questo territorio. Adesso è arrivato il momento di voltare pagina obbligando i comuni alla raccolta differenziata, eliminando gli sprechi, fornendo il miglior servizio al minor costo”.

Ma se il governo promette che farà la sua parte, il Consiglio dei Ministri, contemporaneamente, si prepara ad impugnare una delle norme della legge di stabilità regionale che riguarda proprio i Comuni ai quali la Regione voleva imporre una ecotassa. Di fatto il Comune che non raggiunge i livelli di differenziata prevista paga un tassa alla Regione ma la legge nazionale impone che il costo dei rifiuti venga scaricato sulla tari e dunque la norma si tramuterebbe in una imposizione fiscale ai cittadini non legittima.

A prescindere dalla norma in impugnativa la Contrafatto conferma, indirettamente, che il commissariamento è in preparazione “Lo faremo, come sempre, in sinergia con il governo nazionale che ha dimostrato di avere a cuore la Sicilia, i suoi problemi e il suo futuro”.

E a margine degli annunci c’è sempre la polemica con Crocetta che risponde a distanza alle critiche del sottosegretario Davide Faraone che aveva parlato di stop agli interventi tampone in Sicilia “Sono esterrefatto – ha detto semplicemente -. Ai rifiuti l’assessore è il suo“.