Il silenzio della notte in via Tommaso Natale è stato interrotto dall’intervento dei carabinieri, che hanno sventato un furto ai danni del supermercato Paghi poco. La banda di malviventi era riuscita a penetrare all’interno della struttura utilizzando una tecnica ormai nota alle cronache cittadine, ovvero creando un varco attraverso il tetto per poi calarsi all’interno dei locali. L’obiettivo primario del gruppo era la cassaforte dell’esercizio commerciale, che i ladri hanno tentato di scassinare utilizzando un flex.
Nonostante l’organizzazione del colpo, il tentativo non è andato a buon fine grazie al tempestivo arrivo dei militari dell’arma. Durante l’operazione, le forze dell’ordine sono riuscite a bloccare uno dei componenti della banda, un giovane di 27 anni, mentre i complici sono riusciti a dileguarsi facendo perdere momentaneamente le proprie tracce. L’arrestato è stato condotto presso la casa circondariale Lorusso di Pagliarelli, dove rimane a disposizione dell’autorità giudiziaria in attesa dell’udienza di convalida.
Le indagini sono attualmente in pieno svolgimento per identificare gli altri due membri del commando che hanno partecipato all’effrazione. Gli inquirenti stanno analizzando con estrema attenzione le immagini registrate dai sistemi di videosorveglianza del supermercato, che potrebbero aver ripreso i volti o dettagli utili alla cattura dei fuggitivi. La pressione investigativa è alta, poiché si sospetta che il gruppo possa essere responsabile di una lunga scia di furti simili avvenuti a Palermo tra i mesi di novembre e dicembre.
Il modus operandi riscontrato in via Tommaso Natale presenta infatti analogie evidenti con altri colpi messi a segno recentemente ai danni di diversi esercizi commerciali della città. Gli accertamenti tecnici e il confronto dei dati raccolti serviranno a stabilire se la banda fermata la scorsa notte sia la stessa che ha tenuto sotto scacco i supermercati palermitani nelle ultime settimane, portando a termine numerose incursioni con la tecnica del buco nel tetto.
Maxi furto al supermercato Conad in via dell’Orsa Minore (12 novembre 2025)
Maxi colpo della banda del buco in via dell’Orsa Minore a Palermo. I ladri hanno rubato quarantamila euro dalla cassaforte del supermercato Conad. Ad accorgersi del colpo sono stati i dipendenti al momento dell’apertura dell’attività commerciale.
In base a quanto è stato ricostruito finora, i malviventi sono entrati in aizone nella notte e hanno praticato un foro sul tetto del supermercato, riuscendo a introdursi nel locale. A quel punto hanno passato al setaccio il supermercato, raggiungendo la cassaforte, che è stata ‘ripulita’.
Colpo all’Hard discount di via Placido Rizzotto (19 novembre 2025)
Proprio nel mese di novembre, un furto all’Hard discount in in via Placido Rizzotto. In quell’occasione, i malviventi sono riusciti a creare un foro nella parete per entrare nei locali. Una volta dentro, hanno utilizzato un flex per scassinare la cassaforte, riuscendo a sottrarre un bottino ingente di circa 40.000 euro. Le modalità sono state definite dagli inquirenti pressoché identiche a quelle del colpo sventato in via Tommaso Natale.
Furto al Famila di via Bernini (8 dicembre 2025)
All’inizio di dicembre, un altro episodio nella zona di via Bernini. Sebbene in questo caso sia stata utilizzata anche una vettura come ariete per sfondare l’ingresso (tecnica della spaccata), l’obiettivo finale è rimasto lo stesso: la cassaforte del supermercato. Una volta creato il varco, i ladri hanno puntato direttamente al denaro contante custodito negli uffici, riuscendo a portar via la cassaforte intera.
La scia dei furti della “banda del flex”
I carabinieri e la polizia stanno verificando se dietro questi colpi ci sia la stessa regia. Tra novembre e dicembre 2025, si sono registrati diversi tentativi e furti riusciti dove l’elemento comune è l’uso di smerigliatrici (flex) per tagliare il metallo delle casseforti, spesso preceduti da un’irruzione dall’alto o da pareti laterali per evitare i sistemi di allarme perimetrali posti sulle saracinesche.
Le indagini ora puntano a stabilire se il 27enne arrestato al Paghi poco possa fornire elementi utili per identificare i complici responsabili anche degli altri episodi che hanno fruttato decine di migliaia di euro nelle scorse settimane.






Commenta con Facebook