La Polizia di Stato ha tratto in arresto, in esecuzione di un’ordinanza di applicazione della misura della custodia cautelare in carcere, il palermitano Angelo Guida, anni 41, accusato di ben cinque rapine e di resistenza e violenza a Pubblico Ufficiale, nonché di false attestazioni sulla propria identità personale.

Le complesse ed articolate indagini condotte dai “Falchi” della Sezione “Contrasto al Crimine Diffuso”della Squadra Mobile, hanno permesso di acquisire numerosi riscontri e gravi indizi di colpevolezza in ordine alle rapine, attribuendo così un nome e un volto allo spregiudicato criminale.

Le rapine si sono succedute dal 28 settembre al 13 ottobre del 2016.

Il primo colpo in via Roma. Il rapinatore è entrato in un negozio in via Roma e, minacciando i presenti, si faceva consegnare il denaro custodito nella cassa e si impossessava anche di alcuni prodotti esposti nelle vetrine.

Pochi giorni dopo, il primo ottobre, altra rapina in via Roma, ai danni di un altro esercizio. Anche in questo caso un giovane dopo aver minacciato i dipendenti con una pistola si faceva consegnare l’incasso.

Il 6 e 10 ottobre, altra rapina in due esercizi commerciali in via Marchese Roccaforte. Entrambe le rapine avevano lo stesso copione: un uomo armato di pistola, dalle fattezze corrispondenti minacciava i presenti e si faceva consegnare l’incasso.

L’ultima rapina è stata commessa il 13 ottobre 2016, quando, intorno alle ore 11,30, un uomo entrava in un negozio di abbigliamento di via Libertà dove, dopo aver minacciato con una pistola i presenti, si impossessava di 50 euro e di diversi capi di abbigliamento.
Anche in questo caso in base alle testimonianza sembrava che ad agire era lo stesso Guida.

Quel pomeriggio una pattuglia di “Falchi” intercettava l’uomo, a bordo di uno scooter, nel quartiere Brancaccio.

L’uomo non si fermava all’alt ma dava un violento calcio al mezzo di servizio cercando di fare cadere a terra i poliziotti, per guadagnarsi la fuga.

Ne scaturiva un rocambolesco inseguimento, nel corso del quale Guida estraeva una pistola e indirizzandola verso gli agenti, minacciava di fare fuoco; i poliziotti, tuttavia, riuscivano ad affiancarlo, ma questi con un altro violento calcio, si scagliava sul mezzo di servizio provocando la perdita di controllo di entrambi i mezzi.

Dopo la caduta il Guida fuggiva a piedi, ma rincorso dagli agenti, veniva raggiunto e bloccato. La successiva perquisizione a cui veniva sottoposto, consentiva di rinvenire il provento della rapina e i capi di abbigliamento sottratti.

L’uomo ha tentato di fornire false generalità ai poliziotti: i successivi accertamenti tecnici ne confermavano, infatti, la già nota identità.