I militanti del centro sociale palermitano “Anomalia” hanno voluto compiere un’azione comunicativa in solidarietà per Alfredo Cospito, militante anarchico rinchiuso in regime di 41 bis in un carcere di Bancali, che ha iniziato uno sciopero della fame per protestare contro il regime del 41 bis e l’ergastolo ostativo.

I militanti del centro sociale “Anomalia” in solidarietà ad Alfredo Cospito

I militanti del centro sociale hanno appeso striscioni in diverse zone della città nel corso della notte scorsa. I militanti e le militanti del centro sociale Anomalia hanno voluto sensibilizzare l’opinione pubblica in segno di solidarietà a Cospito. “Abbiamo attaccato nel nostro quartiere, di fronte alle carceri, ed in città tanti striscioni in solidarietà al compagno Cospito – dicono – Questa vicenda – che ci racconta di uno stato spietato e vendicativo verso il dissenso e chi lo pratica, verso le idee e chi non le rinnega – diventa anche la brutta ma necessaria occasione per ribadire un principio più generale molto importante: il regime speciale del 41bis è disumano e va abolito”.

Striscioni in solidarietà ad Alfredo Cospito per sensibilizzare l’opinione pubblica

Per questo gli striscioni appesi stanotte recitano: 41bis tortura di stato, Cospito libero!”, affermano in una nota i militanti del centro sociale che si trova nel quartiere Borgo Vecchio del Capoluogo.

Un presidio di solidarietà ad Alfredo Cospito davanti al tribunale di Palermo

Intanto oggi, 13 gennaio, a partire dalle 16 davanti al tribunale di Palermo, è stato indetto un presidio di solidarietà ad Alfredo Cospito e a tutti i detenuti politici dal coordinamento cittadino “Compagne e Compagni contro la repressione” che in queste ultime settimane, nel corso di diverse assemblee, ha discusso la questione e ritenuto opportuno e necessario lanciare un momento di mobilitazione.

La fiaccolata al piazza Lanza

Nel giorno di Capodanno aanche al carcerec catanese Piazza Lanza si è tenuta una “fiaccolata per la libertà” per far luce sulla critica situazione nelle carceri italiane. Un centinaio di persone hanno preso parte alla mobilitazione di fronte la Casa circondariale catanese per manifestare in merito alla tragica situazione nelle carceri italiane e per accendere i riflettori sul “caso Cospito”, anarchico al 41bis in sciopero della fame da oltre settanta giorni e a rischio di vita.

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