Intervento congiunto del Soccorso Alpino e Speleologico Siciliano, e IV Reparto Volo della Polizia di Stato e Capitaneria di Porto per soccorrere una famiglia di turisti russi che era rimasta bloccata nella Riserva naturale orientato di Capo Gallo, alle pendici dell’omonimo monte.

I tre, madre, padre e una bimba di 6 anni, ieri si erano accampati in tenda nei pressi del faro di Capo Gallo, lato Mondello.

Stamattina avevano deciso di fare un’escursione. Imboccato il sentiero avevano proseguito in una zona impervia pensando di raggiungere Barcarello, dall’altro lato della montagna. A metà strada, in località Malpasso, sono rimasti bloccati, facendosi prendere dal panico.

Nel tentativo di superare una cengia rocciosa molto ripida si erano procurate anche una serie di escoriazioni. Sono però riusciti a chiamare il Numero Unico di Emergenza 112. La centrale ha avvisato la polizia che, a sua volta, ha allertato il Soccorso Alpino e Speleologico Siciliano.

Allertata anche la delegazione di spiaggia di Mondello della Capitaneria di Porto che ha inviato una motovedetta. Una squadra del Sass ha raggiunto a piedi la riserva da Mondello mentre due tecnici di elisoccorso si sono imbarcati a Boccadifalco su un velivolo AW139 del IV Reparto volo della Polizia e hanno raggiunto la zona in pochi minuti.

Vista l’impossibilità di atterrare o di sbarcare direttamente i tecnici, si è deciso di imbarcare i tre turisti con il verricello, uno alla volta. L’operazione è stata seguita via mare anche dalla motovedetta della Capitaneria di Porto, che ha individuato la posizione esatta dei tre ed era pronta a dare supporto.

Caricati a bordo i tre turisti, impauriti e con escoriazioni in diverse parti del corpo, l’elicottero è rientrato alla base di Boccadifalco dove, ad attendere, c’erano i sanitari del 118 che hanno prestato le prime cure alla famiglia russa.

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