L’ex direttore sanitario dell’Asp di Palermo è stato sospeso dalla carica in modo illegittimo. Aveva tutti i titoli per ricoprire il posto ai vertici dell’azienda sanitaria.

Lo ha stabilito un decreto firmato dall’assessore regionale alla Salute Baldo Gucciardi che dopo una verifica tecnica ha ripristinato l’iscrizione di Giuseppe Noto nell’elenco dei soggetti idonei alla nomina a direttore sanitario e in quello degli aspiranti alla nomina a Direttore generale delle aziende del servizio sanitario della Regione.

Sono state accolte le difese nell’ambito dei procedimenti per la cancellazione dai relativi elenchi avviati a seguito della sua revoca del 13 gennaio 2016 dall’incarico di Direttore sanitario dal Direttore Generale dell’Asp di Palermo Antonio Candela. Noto era assistito dagli avvocati Giovanni Bellia, Vincenzo Gervasi e Alessandro Cacciatore.

“Alla luce della relazione tecnica l’incarico di coordinatore delle Unità operative alla direzione generale dell’Azienda, svolto dal dottore Noto dal 21 febbraio 2007 al 28 aprile 2009 – si legge nel decreto – sia valutabile ai fini della qualificata esperienza quinquennale di attività di direzione tecnico-sanitaria prevista dall’avviso e dalla normativa di riferimento e, che, pertanto lo stesso sia in possesso dei requisiti richiesti per la nomina a direttore sanitario, non venendo in rilievo ulteriori criticità in merito all’incarico di dirigente responsabile del Servizio 8 del Dipartimento Pianificazione Strategica e, per quanto di utilità, di direttore di distretto sanitario.

Tutto ciò è confermato dalla consolidata giurisprudenza del Cga, resa su controversie sul conferimento di incarichi di direttore generale di aziende sanitarie. Si ripristina l’iscrizione del dottore Noto rispettivamente nell’elenco dei soggetti idonei alla nomina a direttore sanitario ed in quello degli aspiranti alla nomina a direttore generale delle aziende del servizio sanitario della Regione”.

Il caso Noto era sollevato dal sindacato Cimo che a dicembre scorso ha portato la vicenda in commissione sanità all’Ars. Sindacato che contestava i titoli presenti nel curriculum del dirigente sanitario.

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