Arrivano le risorse per l’Ex Cemi, il polo pediatrico di Palermo. L’ospedale fantasma di Palermo, perciò, presto potrebbe non essere più tale. «I lavori per il Polo pediatrico di Palermo saranno ripresi e completati per assicurare alla cittadinanza un ospedale all’avanguardia, al pari di altre regioni. Abbiamo già individuato la relativa copertura finanziaria e dato indicazione ai progettisti di adeguare, in tempi rapidissimi, il progetto alle nuove indicazioni». Lo ha dichiarato il presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani, che stamattina ha presieduto il Tavolo tecnico convocato per trovare la soluzione all’incompiuta dell’ex Cemi, il Centro d’eccellenza materno infantile, di Fondo Malatacca.
Un tavolo tecnico per far ripartire i lavori dell’Ex Cemi
Alla riunione hanno partecipato l’assessore alla Salute, Giovanna Volo, il dirigente generale dell’assessorato, Mario La Rocca, il responsabile del dipartimento regionale Tecnico Salvatore Lizzio, i tecnici dell’assessorato e i progettisti dell’opera. Le risorse, pari a 172 milioni di euro, sono state reperite attraverso i fondi dell’ex art. 20 della legge 67/88. I tempi di esecuzione sono stimati in cinque anni.
“Sarà una struttura – aggiunge l’assessore regionale alla Salute, Giovanna Volo – che avrà quasi duecento posti letto con tutte le specializzazioni, comprese neurologia, neurochirurgia e cardiochirurgia. Nel nuovo Polo sarà effettuato anche il trapianto di midollo”.
La soddisfazione del sindaco
“Plaudo all’azione del presidente della Regione Renato Schifani e dell’assessore regionale alla Salute Giovanna Volo per aver tempestivamente raccolto l’appello per il completamento e lo sviluppo del progetto relativo all’istituzione del Polo pediatrico Palermo. Un’occasione da non perdere per dare alla città una struttura sanitaria di eccellenza” commenta il sindaco di Palermo Roberto Lagalla.
Il progetto
Il progetto ex Cemi che doveva essere l’eccellenza per ogni cura necessaria ai più piccoli, rischiava di essere abbandonato. Lo scheletro dell’ospedale pediatrico di Palermo è il simbolo delle incompiute siciliane, ma è anche sfregio uno ai bambini più fragili della nostra terra e alle loro famiglie.
Il caso dell’Ex Cemi a “Sicilia” il programma di Video Regione
Sembrano fugati anche i dubbi sulla possibilità di recuperare quella struttura. Nelle scorse settimane del caso Ex Cemi se n’era occupato Sicilia, il programma di Video Regione. Massimo Russo, oggi magistrato presso la Procura dei Minori a Palermo e già assessore regionale alla Sanità, aveva raccontato la storia dell’ospedale fantasma. Era stato proprio lui a posare la prima pietra di quell’opera mai più realizzata.
La storia dell’ospedale fantasma
Dal punto di vista amministrativo il polo pediatrico risponde all’Arnas Civico di Palermo. E’ stato progettato esattamente 20 anni fa. Appiccicato all’ospedale Cervello di Palermo l’ex CEMI sarebbe dovuto essere un centro pediatrico sanitario d’eccellenza. Gli inizi sono da brividi: il progetto viene subito spostato perché si scopre che le fondamenta del nuovo ospedale sono previste proprio sopra le condotte dell’acqua pubblica. Si ci sposta così di venti metri, costringendo però l’Ospedale Cervello a dire addio alla pista di elisoccorso. Il solito valzer di date ha spostato la consegna: prima doveva essere completato entro il 2007, poi tutto si sposta al 2014, ancora al 2017. E poi il nulla. Almeno fino a ieri.
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