Un mercato che potrebbe salvare l’agrumicoltura

Export di agrumi e olio in Cina | La Sicilia guarda all’Oriente

Quello cinese è un mercato che potrebbe salvare l’agrumicoltura siciliana. Esportare laddove prima non potevamo potrebbe consentire al comparto una svolta.

Lo rileva Coldiretti Sicilia commentando la firma a Pechino, del Ministro delle Salute Beatrice Lorenzin per conto del Mipaaf, di due accordi con l’Amministrazione Generale per il controllo della qualità, l’ispezione e la quarantena della Repubblica Popolare Cinese.

“In particolare – rileva ancora Coldiretti Sicilia – è stato siglato un protocollo sui requisiti fitosanitari che consentirà l’apertura di questo mercato per i nostri agrumi, e un memorandum d’intesa in materia di qualità dell’olio di oliva, che struttura la cooperazione tra il Mipaaf e Aqsiq nei controlli di qualità e comprende anche un accordo per la formazione di tecnici cinesi.

“Per la Sicilia
– regione leader della produzione agrumicola – commentano il presidente e il direttore Coldiretti Sicilia, Alessandro Chiarelli e Prisco Lucio Sorbo poter inviare il prodotto ovviamente a costi ragionevoli significa coprire un mercato ampio che assorbirebbe la produzione isolana premiata da anni di investimenti”.

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