La notizia circola con insistenza da due giorni e ieri ha trovato conforto in una gita palermitana dell’ex presidente della Regione Raffaele Lombardo venuto a incontrare il leader di Sicilia Nazione Gaetano Armao, avvocato di fama ed ex assessore proprio dell’ultima giunta Lombardo.

L’avvocato è pronto a scendere in campo e a candidarsi alla Presidenza della Regione ma recentemente gli alleati di Centrodestra lo hanno invitato ad una candidatura a sindaco di Palermo visto che non si trova il nome giusto per mettere insieme idee e forze politiche di questa area.

Ieri Lombardo è stato a Palermo ed ha incontrato proprio Armao e la voce forte ed insistente parla di una telefonata con Miccichè che a sua volta avrebbe sentito sull’argomento Silvio Berlusconi. Un accordo quasi fatto che passerebbe attraverso il ritorno in campo di Raffaele Lombardo che piazzerebbe il figlio Toti, deputato uscente, in una lista mista fra Forza Italia, Sicilia Nazione e Partito dei siciliani – Movimento per l’autonomia. Della partita potrebbe essere anche Cantiere popolare che non ha pregiudiziali sulla persona e che nei giorni scorsi ha fatto il primo passo stringendo un accordo politico con Forza Italia.

Ma lui, Raffaele Lombardo, raggiunto da BlogSicilia non ci sta e racconta i fatti per come li ha vissuti lui da protagonista.

Circola voce che lei scenda in campo in prima persona a sostegno di Armao
“Falso. Ieri mi hanno passato (nonostante la mia riluttanza ) Gianfranco Miccichè al telefono. Mi sono limitato a dirgli, dinnanzi a testimoni, che avrei sconsigliato al prof. Armao di candidarsi”.

Come mai questo consiglio?
“Intanto perché ritengo Leoluca Orlando imbattibile. Poi perché Orlando, tra mille difficoltà, ha fatto bene e perché è tra i pochi che a Palermo riescono a parlare con tutti, a qualunque classe sociale appartengano”.

Allora darà indicazione di voto per lui?
“Non do indicazioni di voto neppure a mia moglie, infatti al referendum per la riforma costituzionale abbiamo votato in maniera differente”.

Non scende in campo personalmente ma le voci parlano di una trattativa per un posto in lista per suo figlio Toti?
“Non è vero neanche questo. Sono contento che mio figlio abbia deciso di non candidarsi, ne’ alle regionali, ne’ alle politiche. Condivido e sottoscrivo questa scelta. Non so chi sostiene il contrario. Se fosse Micciché , con tutto il rispetto per la persona, mi limiterei ad interrompere ogni rapporto e altrettanto raccomanderei a quei pochi che si dicono amici miei”.

Ma allora come spiega questo presunto sostegno suo e di Cuffaro ad Armao?
“E’ del tutto inventato e solo finalizzato a nuocergli, ad indebolirlo. Forse ricordo male, ma sapevo di certo comparaggio tra Miccichè e qualche “giornalista”. Per carità, non mi riferisco, a nessun articolo in particolare, ma conosco il killeraggio a mezzo stampa”.

Non ha fiducia nella stampa e nei giornalisti
“Tutt’altro, ma vedo come l’Italia soffoca nella rete di certa stampa-banche saccheggiate-finanzieri saccheggiatori-politichetta”.

E allora, ci salva solo l’autonomia ?
“Ormai non basta. Ci resta l’indipendenza , …..ma figuriamoci !”

Non teme che il concetto di Indipendenza, ferma restando l’assoluta onestà e correttezza delle persone che lottano per questa idea, possa essere stato ormai depotenziato da quel progetto degli anni ’90 dietro al quale si disse ci fossero Riina e Bagarella?
“Ma certo ! E chissà che Riina, che prossimamente parlerà sulla trattativa Stato-Mafia, non lo confermi”.

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