Falso e abuso d’ufficio. Con questa accusa la Procura della Repubblica di Palermo ha chiesto il rinvio a giudizio per il sindaco di Monreale Piero Capizzi e per il dirigente dell’area V (Gestione e Pianificazione del territorio) Maurizio Busacca. Al centro dell’indagine la gestione dell’emergenza rifiuti nel 2015 nel comune normanno.

Maurizio Busacca

Ing Maurizio Busacca

Tra il 6 febbraio e il 30 novembre di quell’anno, tramite 18 ordinanze, sarebbe stata affidato il servizio di raccolta sempre alla “Tech Servizi srl”. La società di Siracusa avrebbe così incassato quasi 3 milioni di euro.
Secondo il procuratore aggiunto Sergio Demontis e il sostituto Claudia Ferrari, le 18 ordinanze sarebbero state emesse, in modo ingiustificato, con la motivazione dell’emergenza sanitaria, così da procedere all’affidamento sempre nei confronti della stessa ditta, senza richiedere però all’ASP, come previsto, il parere. Secondo i magistrati sarebbe dovuta essere l’unità operativa di prevenzione dell’ASP a stabilire l’esistenza di eventuali emergenze igienico sanitarie, e non il sindaco e il dirigente.

sindaco Monreale

Piero Capizzi

Si sarebbe trattato quindi, secondo gli inquirenti, di un escamotage per evitare le normali gare per l’affidamento del servizio, affidandosi così sempre alla stessa ditta, andando così contro la norma del 2006 che imponeva, “nel rispetto dei principi di trasparenza, concorrenza, rotazione, per l’affidamento di appalti di servizi, l’attivazione di una procedura negoziata”.