Gli agenti della squadra mobile hanno arrestato questa mattina Carlo Di Liberto, 45 anni, con l’accusa di omicidio e maltrattamenti in famiglia. L’uomo è accusato di avere ucciso la sua compagna Anna Alexandra Hrynkiewicz, polacca di 45 anni trovata morta il 9 maggio del 2019 per strada in via Settembrini.

Il corpo senza vita della donna è stato ritrovato riverso a terra sul marciapiede nei pressi dell’ingresso dell’abitazione dove conviveva con il compagno, con una profonda ferita alla testa. La perizia del medico legale aveva accertato che, la morte della donna fosse riconducibile alla profonda ferita inferta con un oggetto contundente.

Di Liberto e la donna litigavano spesso. Così come il 9 maggio di due anni fa, poco prima di morire, la donna aveva avuto una lite accesa con Di Liberto, scontro che si presume, fosse iniziato dentro casa  per poi continuare fuori l’abitazione. Qui nel corso dell’aggressione Di Liberto avrebbe colpito la donna polacca lasciandola esanime sul marciapiede.

Gli agenti della squadra mobile diretta da Rodolfo Ruperti avrebbero accertato altri episodi di aggressione di cui si sarebbe reso responsabile. In una circostanza, ad esempio, ad essere minacciato con una pistola sarebbe stato il figlio di Di Liberto, ritenuto dal padre responsabile di sparizioni dei soldi dai cassetti di casa.

Fondamentale contributo alle indagini è stato fornito dalle testimonianze dei vicini di casa che hanno raccontato di aver avuto diversi contrasti finiti con querele reciproche.

Secondo gli investigatori Di Liberto sarebbe stato responsabile di una serie di danneggiamenti alle autovetture di alcuni suoi vicini di casa, parcheggiate sotto casa e date alle fiamme tra l’agosto ed il settembre del 2018. L’incendio sarebbe stato appiccato per punire quelle persone che, a suo dire, avrebbero fatto scattare controlli amministrativi della polizia municipale, presso un immobile in cui l’uomo svolgeva un’attività di autorimessa. Controlli che hanno portato alla chiusura nel giugno del 2018,  attività aperta senza autorizzazioni. Di Liberto è stato portato nel carcere Lorusso di Pagliarelli.

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