Sicilia terra di opere pubbliche incompiute. E’ la storia della Palermo-Messina-Catania e di due infrastrutture importanti per l’Isola. Da almeno 40 anni, denuncia il Comitato Pendolari Siciliani – Ciufer, si parla del raddoppio, mai avvenuto, della Messina-Catania e di quello della Palermo-Catania.

Per quanto riguarda la Messina-Catania, il tratto incompiuto è quello che va da Giampilieri sino a Fiumefreddo di Sicilia: 42 chilometri di ferrovia ad un solo binario anche se elettrificato.  Nel 2005 il Cipe aveva con la delibera 62 dato il via al finanziamento di questo importante raddoppio ferroviario ma oltre agli studi di fattibilità ed alle varie progettazioni nulla di fatto. Un’opera che rientrava nel PIS (Piano Interventi Strategici) mai realizzata e che aveva un finanziamento di 1.970 milioni di euro scomparsi del tutto a fine 2011. Nella riprogrammazione attuale la stessa opera necessita di 2.200 milioni di euro e finanziati solo 46 milioni per la progettazione.

Per quanto riguarda la Palermo-Catania, per quello che ci risulta, il solo importo finanziato è di circa 823 milioni di euro e prevede il tratto Catania Bicocca-Catenanuova. In quasi tutte le occasioni si impiegano fiumi di parole e di inchiostro su queste due infrastrutture importanti ma di concreto non si vede nulla.

“Alle ulteriori promesse e dichiarazioni del ministro delle Infrastrutture Graziano Delrio: ‘Subito le linee ferroviarie Palermo-Messina e Messina-Catania – sostiene Giosuè Malaponti presidente del Comitato Pendolari Siciliani – Ciufer – non sarebbe opportuno dare gli importi finanziati per la realizzazione definitiva di queste opere? Non è possibile ogni qualvolta cavalcare queste opere che non possono essere realizzate di certo sui giornali e nei Tg ma con finanziamenti certi e definiti che la gente deve conoscere. Invitiamo il ministro a comunicare ai siciliani gli importi già finanziati per queste due opere importanti”.