Prenderà il via domani 10 settembre e si concluderà domenica 13 il Festival della Comunicazione che ormai da cinque anni si svolge a Terrasini nello splendido scenario del Palazzo D’Aumale, sul suo lungomare.
Essa è nata dalla stretta collaborazione tra l’Associazione “Così, per… passione!” alla cui guida c’è il suo Presidente Ino Cardinale e la diocesi di Monreale, attraverso l’Ufficio per le Comunicazioni sociali. Ma come sempre tanti altri collaborano e contribuiscono alla buona riuscita: il Comune di Terrasini, l’Assessorato regionale dei Beni Culturali e della Identità siciliana, e le testate giornalistiche di Avvenire, TV2000 e inBlu Radio e SIR – Servizio Informazione Religiosa, che sono i media di riferimento della Conferenza Episcopale Italiana.

Ogni anno il tema si fa più impegnativo. L’anno scorso si parlò di alcune parabole, quest’anno è a tema il Padre Nostro.
Blog Sicilia ha sentito sul tema l’Arcivescovo di Monreale mons. Michele Pennisi. 

Ci aiuta a comprendere il significato di questa scelta così impegnativa?
Dobbiamo partire da come, forse inconsciamente, abbiamo banalizzato il “Padre nostro” ripetendolo senza pensarci, come si dice una qualsiasi giaculatoria, nel bisogno o nella paura; abbiamo smarrito il senso del mistero che si nasconde in quelle parole uscite dalla bocca del Figlio di Dio e rivolte all’orecchio del Padre, grazie al dono dello Spirito Santo.

E allora cosa si può fare?
Bisogna riscattare il “Padre Nostro” dall’abitudine che lo ricopre come di uno strato isolante, uno strato polveroso che gli impedisce di brillare dentro di noi, che ci impedisce di trasalire appena pronunciamo le sue parole. Come modello di preghiera, la “Preghiera del Signore” ci spinge a dare il primo posto a Dio e a dare la preferenza alla preghiera di lode, di adorazione, di ringraziamento. Non dobbiamo cadere nell’errore di saltare subito dal “Padre nostro “al “dacci oggi “; non possiamo presentarci a Dio come mercenari, i quali, la prima cosa che fanno, è guardare le mani del padrone per vedere cosa ha da dare loro.

Quale è l’importanza della parola “nostro”?
L’aggettivo “nostro” dell’inizio della Preghiera del Signore, come il “noi “delle ultime quattro domande, non esclude nessuno e ci invita a superare i nostri antagonismi, i nostri campanilismi e le nostre divisioni. Unendo il cielo e la terra, l’eterno e il quotidiano la preghiera del Signore è ideale per il dialogo fra esponenti del mondo delle comunicazioni, dell’arte, della cultura e della politica, che caratterizza la festa dei media della CEI e il ventennio del nostro mensile diocesano Giornotto, come strumento di comunione.

Il tema sarà declinato nei quattro giorni attraverso le parole: cultura, giustizia, terzo settore e comunicazione. Tantissimi gli invitati, dai rettori delle Università siciliane e della LUMSA di Roma, ad alcuni Vescovi siciliani che si alterneranno giornalmente nella celebrazione della Messa trasmessa da TV2000, da Raffaele Bonanni Associazione “Laudato Sii’” a Raffaele Bonsignore, Presidente Fondazione Sicilia , da Federico Cafiero De Raho, Procuratore nazionale antimafia ad Arturo Guarino Generale di Brigata, Comandante Provinciale dei Carabinieri, Palermo, da Toni Mira di Avvenire a Cesare Mirabelli Consigliere generale Stato della Città del Vaticano e Giuseppe Pignatone Presidente Tribunale Stato Città del Vaticano
Come ogni anno sarà assegnato il Premio “Una vita per… passione!” che sarà dato al M° Andrea Morricone, musicista, compositore, direttore d’orchestra, autore di una quarantina di colonne sonore. Domenica pomeriggio ci sarà spazio anche per festeggiare i 20 anni del periodico dell’Arcidiocesi di Monreale Giornotto, e la sua feconda attività a servizio della pastorale dell’intero territorio diocesano.
Due le novità nel cartellone di quest’anno: Le albe a Torre Alba di Terrasini, sabato mattina con il pianoforte del maestro Marcelo Cesena e venerdì mattina con letture degli scrittori siciliani con Pamela Villoresi, il tenore Rosario Claudio Cardile e il musicista Giacomo Scinardo.
Sul palcoscenico si alterneranno nelle giornate per intervistare gli ospiti Beatrice Fazi Attrice e conduttrice televisiva (Tv2000), Alessandro Zaccuri (Avvenire) e Alessandra Turrisi (Avvenire e Giornale di Sicilia)