La telefonata fra il Presidente della Regione Renato Schifani e l’ex Presidente Raffaele Lombardo la racconta Repubblica, lo stesso giornale che aveva ripreso la frase del governatore sui rapporti con gli autonomisti. Una frase detta in un contesto confidenziale ad un deputato di Forza Italia durante la visita ai dissalatori di Porto Empedocle senza sapere di essere ascoltati e tantomeno registrati sia pure incidentalmente.

La frase e il post

Una frase che aveva causato una reazione sui social di Lombardo che aveva snocciolato una serie di “idee autonomiste” pur considerando quella frase un “incidente non grave”, qualcosa che ci può stare.

Il clima, però, è teso nella maggioranza è questo è un fatto difficile da negare nei giorni in cui ci si avvicina alla trattazione della finanziaria bis o, tecnicamente, variazioni di bilancio, che sono certamente fondamentali.

Pace fatta

Durante quella telefonata, però, Schifani e Lombardo si sono chiariti e la discussione si è spostata rapidamente proprio sulla sostanza della finanziaria che in aula vedrà certamente modifiche e aggiustamenti in corso d’opera. Ma solo in aula. Non ci saranno maxi emendamenti, assalti in Commissione e così via dicendo.

Il tesoretto da 345 milioni

Molto passa dall’impiego dei 345 milioni del tesoretto che bisogna assegnare ai vari settori. Gli Autonomisti vorrebbero che il governo accantonasse la chiusura di due contenziosi che valgono qualche decina di milioni (quasi 50), per utilizzare diversamente quei soldi. Una possibilità concreta che potrebbe manifestarsi in aula attraverso emendamenti ai quali il governo darebbe parere positivo invitando la maggioranza ad approvare.

Parimenti potrebbe prendere forma l’aumento dei fondi per i comuni destinati agli extracosti per spedire i rifiuti all’estero. Una cosa chiesta dall’Anci ma anche da molte forze parlamentari

Non si toccano, invece, i fondi per la sanità e gli altri provvedimenti strategici del governo così come c’è l’intenzione di mettere a regime i fondi per i Consorzi di Bonifica in attesa di una riforma che non si è fatta per effetto del voto dei franchi tiratori e in attesa di riproporla.

La polemica con le opposizioni

Infine, autonomisti a parte, c’è da trovare la quadra con le opposizioni che non accettano l’offerta da 40 milioni di euro da destinare alle infrastrutture nel territorio sulla base delle indicazioni del Parlamento. Schifani è stato chiaro: niente mancette ma solo provvedimenti infrastrutturali organici ma Pd e 5 stelle annunciano comunque battaglia