Procede in aula l’analisi della legge di stabilità siciliana. Nella mattinata di ieri è stato approvato l’articolo 9 relativo a ‘Disposizioni su Riscossione Sicilia spa’, che prevede che l’esercizio delle funzioni relative alla riscossione dei tributi sul territorio regionale siano delegate e svolte dall’Agenzia delle Entrate-Riscossione. Alle 15.30, prima della ripresa dei lavori, si è svolta una riunione dei capigruppo per trovare un’intesa e consentire un esame più veloce del testo in Aula.

Gli articoli approvati

Nel pomeriggio è toccato all’articolo 4 che prevede ‘Disposizioni in materia di contenimento e razionalizzazione della spesa’, per le partecipate regionali, norma riscritta dal governo. Prevista l’approvazione entro il 30 aprile di un piano di rientro che porti a una riduzione delle spese correnti pari al 3%. Via libera anche agli articoli 15 e 18 che riguardano l’istituto dei cosiddetti ‘comandi’ di personale nella sanità e per la rigenerazione amministrativa della pubblica amministrazione. Un provvedimento da tutti giudicato molto importante (da Cracolici a  Caronia) perché dà la possibilità alla Regione di fornire tecnici specializzati ai comuni con carenza di organico per la redazione di progetti. Previste 250 assunzioni di laureati in materie giuridiche, tecnico-ambientali o economiche, per rinforzare per un periodo di tre anni le fila della pubblica amministrazione per favorire l’utilizzo dei fondi europei per la ripresa e dei programmi comunitari ordinari. I costi del personale saranno a valere sui fondi.

Approvato anche l’articolo 27 che mette a disposizione fondi per il settore forestazione al quale plaudono da Attiva Sicilia per bocca del deputato Valentina Palmeri. In serata via libera all’articolo 31 che riguarda contributi per le spese per la redazione, revisione e rielaborazione degli strumenti territoriali e urbanistici di governo del territorio, dei piani attuativi nonché per gli studi di settore e l’istituzione di un fondo di rotazione dell’importo di 500mila euro.

Gli articoli ritirati o bocciati

Ritirato l’articolo 7 sul revisore unico negli enti regionali. Con 37 favorevoli e 16 contrari è stato soppresso l’articolo 19 sull’attività ispettiva negli enti e nelle partecipate.

“Bocciato l’articolo con cui il governo voleva mettere le mani in tasca ai pensionati regionali. Era una misura simbolica , ma proprio per questo pericolosa, di una finanziaria che si sta confermando pessima e in parte da riscrivere” racconta il capogruppo del M5S all’Ars, Giovanni Di Caro a commento dell’ennesima giornata al rallentatore a palazzo dei Normanni per esaminare la legge di stabilità.

“La norma sulle pensioni – dice Di Caro – introduceva un principio pericoloso. Tra l’altro paradossale, visto che questo Parlamento sul tema delle pensioni si era già pronunciato, ma in senso contrario, aumentando le proprie. Il M5S ha rinunciato agli aumenti”.

Oggi si torna in aula per una nuova doppi seduta al mattino e al pomeriggio sperando in una ulteriore accelerazione

 

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